Il numero invernale spazia nella storia millenaria dell’isola d’Elba e tratta argomenti che ci guidano dai tempi mitici fino ai giorni nostri.
Ce n’è per tutti i gusti ed i lettori troveranno il racconto di episodi inediti, arricchiti di documenti d’archivio e di un ampio corredo di foto originali.
Ed ecco il mito degli Argonauti che approdano all’Elba durante il viaggio di ritorno dalla Colchide dove si erano impadroniti del Vello d’oro. Sembra che davvero i 50 super-eroi guidati da Giasone, abbiano affrontato i pericoli di un viaggio lunghissimo attraverso mari e fiumi dell’antica Europa per arrivare fino alla spiaggia delle Ghiaie.
Si passa quindi al Medioevo con l’interpretazione critica delle valenze architettoniche della Chiesa di S. Niccolò a San Piero in Campo che integra le conoscenze già acquisite con nuovi e significativi motivi di interesse. Il periodo rinascimentale viene esplorato da una ricerca sulle condizioni socio-economiche degli Elbani alla fine del ‘400, quando Cesare Borgia s’impadronì dell’isola e la sua conquista fu celebrata dal Papa Alessandro VI che venne in visita accompagnato da 6 Cardinali e da un codazzo di cortigiani.
Dal XVIII secolo, con la puntuale ricostruzione delle vicende che, dopo due secoli, hanno riportato a Portoferraio il manoscritto dello “Zibaldone di memorie dell’Isola dell’Elba”, si passa al Novecento con diversi reportage su eventi ampiamente celebrati dalla stampa, e non solo locale. Si possono così rivivere le cerimonie organizzate nel 1921 in occasione della “cinque giorni” elbana del Principe Umberto II, ma anche la vacanza elbana dei Duchi di Windsor che volevano acquistare la villa Belvedere a Cavo.
La Seconda Guerra Mondiale ha lasciato tristi ricordi per le vittime che ha falciato e per i danni provocati da ben 53 bombardamenti, ma diversi tragici eventi non sono stati sufficientemente indagati. I documenti appena consultati negli archivi tedeschi diradano alcune zone d’ombra: niente si sapeva, fino ad oggi, di uno scontro a fuoco tra le artiglierie italiane e 4 unità navali tedesche che si erano affacciate all’imboccatura del porto di Portoferraio e che furono costrette a ritirarsi con gravi perdite.
Anche l’episodio dell’affondamento dello “Sgarallino”, avvenuto il 22 settembre 1943, si arricchisce di nuovi particolari raccolti grazie alla testimonianza di familiari di una delle vittime del siluramento, che hanno fornito anche le immagini dell’equipaggio e della vita a bordo.
E non poteva mancare il commosso ricordo del Maestro Italo Bolano, un artista cosmopolita che è rimasto sempre indissolubilmente legato alla sua Isola, fino ad accreditarla come prestigioso punto d’incontro nel panorama artistico internazionale.
Hanno firmato gli articoli: Gianfranco Vanagolli, Alessandra Ribaldone, Luigi Cignoni, Ruggero Elia Felli, Mario Ferrari, Maria Gisella Catuogno, Umberto Gentini, Giancarlo Molinari. Marisa Sardi, Capitan Dritto di Prua, Fabrizio Fiaschi, Roberto Adamoli, Giorgio Giusti, Franco Visintin, Manlio Cancogni e Ivo Bandi.