“Siamo oltre 300 addetti ai lavori, 1000 nel periodo della raccolta, terminata la quale deve esserci il prima possibile la frangitura, al massimo 2 giorni, e l'olio extravergine prodotto viene conservato i fusti d'acciaio”. E' Paolo Rossi che parla e insieme al suo presidente Franco Provenzali, nonché con altri 50 soci , ha avviato una campagna promozionale per far scoprire e affermare sull'isola l'olio extravergine d'oliva, chiamato ovviamente “Lo Scoglio”. “Stiamo contattando alberghi e ristoranti- commenta Provenzali- abbiamo 50 quintali di olio extravergine di oliva prodotti sull'isola, che possono essere consumati nelle strutture turistiche per dare ancora un segnale forte delle nostre capacità produttive”. E adesso questi artisti dell'oliva dispongono anche di una sede adeguata e dotata di macchinari per l'imbottigliamento dell'olio prodotto, in attesa che ci possa essere anche il tanto atteso frantoio nuovo. Quindi è in atto un'azione diffusa su tutta l'isola, per far apprezzare un prodotto del tutto originale e di valore. “Siamo certi che nascerà una collaborazione proficua- dice ancora Provenzali- Lanciamo perciò un appello in tal senso, in quanto è indispensabile offrire agli ospiti dell'isola, ma anche agli elbani, un prodotto genuino frutto del lavoro pluriennale del nostro settore, in continua espansione”. “Come è avvenuto per il vino Doc, che si sta affermando ovunque - evidenzia Rossi- la stessa cosa deve avvenire per l'olio elbano. Garantiamo un prodotto di qualità dal retrogusto leggermente piccante e fruttato. Abbiamo regole severe per la lavorazione, dettate dal nostro disciplinare, e raccogliamo 2500 quintali l'anno di olive trattate tutte con medicine consentite dalla legge per la lotta ai noti parassiti che colpiscono l'olivo”. Una nuova avventura elbana è quindi in movimento e senza dubbio le risposte del territorio saranno positive.