Questa volta i liceali elbani sono andati a Konya in Turchia, ultima tappa del progetto Comenius 2011-2013 “European teenagers are meeting”.
L’Isis “Foresi” era rappresentato da Caterina Calonaci, Stefano Ridi e Vincent Vitali, studenti del quarto anno del liceo classico, dalla prof.ssa Sandra Magni, referente del progetto e dal prof. Elia Costagli.
Punto di riferimento per le delegazioni straniere è stata l’istituto scolastico Selcuklu Osman Nuri Hekimoglu Anadolu Lisesi.
Gli studenti sono stati ospitati dalle famiglie in case per tutto il tempo del soggiorno a Konya.
Tra i luoghi visitati i partecipanti ricordano in particolare, a Istanbul, la Moschea blu con le sue 21.043 piastrelle di ceramica turchese inserite nelle pareti e nella cupola.
A Konya, è stata visitato il mausoleo di Mevlana che conserva la tomba del mistico e poeta Gialal al-Din Rumi (meglio conosciuto come Mevlana), fondatore dell'ordine dei dervisci rotanti.
La Cappadocia è ricordata per i rifugi scavati nella montagna di tufo e i camini delle fate.
Il gruppo ha visitato una scuola privata, dove si apprende una particolare tecnica di pittura fatta utilizzando grasso animale, e u laboratorio di un’antica scuola , dove giovani donne imparano a ricamare particolari tipi di stoffa tessuti a mano , per realizzare immagini, sciarpe, gioielli e cappelli e persino i preziosi abiti da sposa e da sposo, che hanno sfilato per gli ospiti.
A Konya, nell’Istituto scolastico ospitante i nostri studenti, insieme a tedeschi, polacchi, turchi, spagnoli e francesi, hanno presentato i progetti, dando vita ad un confronto sicuramente arricchente.
L’importanza e il valore dell’esperienza sono elevati e si possono cogliere nelle parole piene di entusiasmo dei partecipanti.
“Il viaggio, dice uno di loro, è stato proprio come mi aspettavo: ricco di divertimento e molto istruttivo”. E un altro aggiunge: “Prima del viaggio in Turchia, io non sapevo cosa aspettarmi. Anche cercando informazioni sul posto: i luoghi più famosi, il clima, il cibo. Ricordo che ero emozionato, perché sarei andato in un paese con una cultura diversa dalla mia”. E ancora: “Anche se inizialmente temevo di incontrare difficoltà per la mia timidezza, questo viaggio è stato una bellissima esperienza che mi piacerebbe ripetere”.
Sono nate anche amicizie: “Credo proprio che ci ritornerò soprattutto per andare a trovare i miei nuovi amici”. E ancora: “ Mi sono reso conto che a volte ci possiamo capire più fra persone che parlano un'altra lingua piuttosto che fra persone che parlano la stessa lingua!”.
E all’unisono gli studenti concludono: “Raccomandiamo a tutti un viaggio in Turchia, perché personalmente abbiamo cambiato il nostro modo di vedere persone di cultura e religione diverse”.