Venerdì 17 Maggio, Monsignor Carlo Ciattini, vescovo della diocesi Populonia-Piombino, è venuto ad incontrare i ragazzi delle classi 4° e 5° dell’istituto ITCG Cerboni. Il motivo di questo incontro è stato affrontare il tema “etica ed economia”. All’interno dell’aula magna l’atmosfera si è fatta subito interessata e attenta all’ascolto. Entrati nel vivo del dibattito, si è discusso il tema della famiglia come prima impresa del sistema economico, approfondendo, anche tecnicamente, le caratteristiche di quest’ultima dove la solidarietà e la responsabilità dei componenti sono illimitate per il fatto che essa è una cellula sociale di persone i cui rapporti si basano su fiducia e verità. Partendo da questa base si può arrivare alla relazione fra etica ed economia nella società vera e propria Assai interessanti sono stati i punti toccati da monsignor Ciattini quali l’emarginazione, la gratuità, l’educazione e l’uomo come soggetto attivo dell’economia e non solo come produttore. È stata analizzata la differenza fra la realtà economica degli anni ‘50, concentrata sul settore primario, con quella di oggi che invece cavalca il settore secondario e l’ormai affermato terziario, cioè quello dei servizi. Sin da subito il conduttore del dibattito ha inserito commenti di natura religiosa, affermando che la chiesa non ha molto da offrire all’economia se non ricordare e mettere in evidenza l’importanza della dignità dell’uomo sia nelle relazioni che all’interno del sistema economico. Non è mancata la riflessione rispetto alla situazione attuale, dove è emersa la negatività dell’ enorme competizione che oggi abbiamo, soprattutto a livello umano, l’egoismo dei potenti e delle banche e quindi di nuovo la relazione fra etica ed economia. Sostanzialmente abbiamo avuto modo di comprendere che fra etica ed economia c’è sostanziale relazione, come sintetizza la frase detta da monsignor Ciattini: “la banca la fa chi la gestisce”. Quindi l’uomo deve tornare ad essere artefice dell’economia e delle relazioni e non un soggetto passivo pilotato dalle situazioni contingenti; deve tornare a mettere “l’altro” al centro con i suoi bisogni. In definitiva noi tutti dobbiamo tornare alla gratuità e alla condivisione, forse allora qualcosa potrebbe anche cambiare. Costruttivo è stato il confronto nato dalle domande poste da insegnanti e studenti che hanno avuto la possibilità di approfondire tematiche inerenti al soggetto del dibattito, ma anche ad esso esterne, in quanto sono state toccate problematiche di stringente attualità quali la pedofilia. Forse il poco tempo a disposizione non ha permesso di concludere pienamente il confronto, che meriterebbe una continuazione. L’evento è stato motivo di occasione per i ragazzi della scuola di avvicinarsi ad un mondo, quello cattolico, spesso distante da loro e a personalità di un certo calibro e spessore sociale.
Daniele Monreale IV Sirio/ITCG Cerboni