"E' stata una giornata davvero emozionante". Sono queste le parole di Angelo Zini, sindaco di Portoferraio a conclusione dell'evento 'Ecce Homo: Giovanni Passannante', promosso e organizzato dall'istituto scolastico elbano "Foresi".
L'iniziativa rientra nel progetto di educazione civica e ha registrato la partecipazione del territorio.
L'interesse per Giovanni Passannante nasce dalla presenza a Portoferraio della Torre del Martello, dove è stato recluso Giovanni Passannate, e per questo oggi è anche conosciuta con il suo nome.
Passannante aveva attentato alla vita di re Umberto I di Savoia (il 17 novembre del 1878, con un temperino dalla lama lunga 4 dita) e, condannato all'ergastolo, trascorse dieci anni durissimi di carcerazione nella Torre, in una cella bassa, stretta e collocata sotto il livello del mare. Successivamente, venne recluso nel manicomio criminale di Montelupo Fiorentino, dove morì nel 1910 a sessantuno anni. Fu oggetto di studio secondo le teorie lombrosiane e il suo cervello fu immerso in formalina e conservato al Museo Criminologico di Roma. In anni recenti, si è sviluppato un dibattito con la richiesta di poter procedere alla sepoltura dei resti nel paese di origine, Savoia di Lucania. E anche il nome del paese è stato oggetto di confronto in quanto veniva chiesto il ritorno al nome originale, Salvia, modificato per punizione proprio a seguito dell'attentato.
A scuola, gli studenti hanno approfondito la sua biografia e la vicenda processuale. Risultato del lavoro la preparazione di note biografiche e di uno spettacolo teatrale, da parte dei liceali delle scienze umane, e di un piatto dedicato a Passannante da parte degli studenti dell'indirizzo alberghiero. Quest'ultima iniziativa si collega all'attività di cuoco che il Passannante svolse a Potenza e a Salerno, dove aveva avviato un’osteria in cui "faceva mangiare gratuitamente i poveri".
La scuola è riuscita a coinvolgere il Comune di Portoferraio che ha avviato i contatti e le procedure per gemellarsi con il Comune di Savoia di Lucania. L'atto, approvato dai rispettivi consigli comunali, manifesta l'intenzione di dar vita a un programma di scambi e iniziative, a cominciare proprio dall'evento scolastico, e con la partecipazione dell'Isis "Giovanni Paolo II" di Maratea e del Centro Mediterraneo delle Arti di Rivello, entrambi in provincia di Potenza.
Insomma, un formidabile impulso è arrivato dalla scuola, attenta al territorio e alla sua storia, per la riscoperta di questa vicenda storica e del suo significato per l'attualità.
E in questo, gli studenti si sono avvalsi della collaborazione del professore e artista lucano Ulderico Pesce. Pesce, che ha recitato nel film sull'anarchico Passannante (2011), ha raccontato della scoperta di questo personaggio (diciannovenne, al museo criminologico di Roma, dove è conservata, come detto, la teca con il suo cranio sotto formalina) e dell'impegno per riportarlo nella sua terra. Pesce ha spiegato che il suo impegno è motivato anche dal desiderio di stimolare nei giovani la passione e l'interesse, per un loro protagonismo nei diversi campi. Ha raccontato poi delle emozioni provate quando visitò per la prima volta la Torre del Martello, un’esperienza che gli è entrata nel cuore oltre che nel cervello e ha concluso che "quando un concetto è recepito con il cuore, ti resta dentro e non lo dimentichi più; si diventa produttori culturali e non semplici ripetitori culturali".
Ma veniamo alla cronaca della giornata.
Il Gemellaggio e la Torre
Il primo momento si è svolto nella sala consiliare del Comune di Portoferraio, dove, dopo i saluti, i due sindaci hanno sottoscritto l'atto di gemellaggio. "Sono commossa – ha detto Nicoletta Ricciardi, sindaco di Savoia di Lucania - per l'accoglienza che ci è stata riservata. Per il nostro paese questo è un evento importante che segna l'inizio di un'amicizia che consentirà di sviluppare ulteriori iniziative". Angelo Zini, sindaco di Portoferraio, ha sottolineato il significato dell'evento che riporta l'attenzione su importanti questioni come i diritti umani.
Successivamente, ci si è trasferiti nell'area della Linguella, dove è stata scoperta una targa dedicata a Giovanni Passannante, collocata sul cancello, accanto a quella che ricorda Sandro Pertini, anche lui recluso nella Torre durante il processo che ebbe perché antifascista.
Poi, il momento emozionante della visita alla Torre, in cui sono stati collocati dei pannelli didattici. Gli studenti hanno raccontato la vicenda. Ha poi parlato l'avv. Alberta Brambilla Pisoni che ha parlato della detenzione di Passannante come di una vera tortura. Sono intervenuti i due sindaci e il preside del Foresi Enzo Giorgio Fazio. Infine, i rappresentanti delle istituzioni e gli studenti hanno lanciato rose sul pavimento della cella.
A Concia di terra
La seconda parte dell'evento si è svolta nel plesso scolastico di Concia di terra.
Il "Viaggio tra sapori e storia" ha aperto la serie di iniziative, con il Contest enogastronomico di piatti ispirati alla figura di Giovanni Passannante, a cura degli studenti dell'indirizzo, e che ha visto la premiazione dell'opera di Aurora Di Maggio. Un piatto che verrà commercializzato dal Gruppo Nocentini e proprosto in alcuni ristoranti elbani. Il Foresi, per l'occasione, ha anche creato il marchio di vino Ansonica dell'Elba G. Passannante.
E' seguita la Tavola rotonda sul tema "Territorio e identità". Dopo i saluti istituzionali del preside e dei due sindaci, si sono svolti due momenti . Il primo dedicato alla storia e alla tradizione culinaria, con particolare riferimento all'alimntazione dei detenuti, che ha visto gli interventi di Ulderico Pesce e dello chef Alvaro Claudi. Il secondo dal titolo "La promozione del territorio: identità e cittadinanza consapevole", con la partecipazione degli imprenditori Aldo Appiani, Antonio Arrighi, Tiziano Nocentini, Walter Tripicchio, Fabio Murzi e di Giampiero Sammuri, presidente del Parco Nazionale Arcipelago Toscano. Ha coordinato gli interventi la docente Raffaella Misso.
La fase artistica si è aperta con lo spettacolo "L'innaffiatore del cervello di Giovanni Passanante" di e con Ulderico Pesce, a cui è seguita "Passannante in Diritti Arte e Dignità (DAD)", rappresentata dagli studenti del laboratorio teatrale Le Perle dell'Arcipelago.
La giornata si è conclusa con l'"Aperitivo al tramonto" allestito dagli alunni dell'alberghiero.
Una valutazione
Ancora una volta il Foresi ha mostrato il legame con il territorio e la sua storia. Insieme alla capacità propulsiva di coinvolgere enti, istituzioni, imprese e associazioni su progetti definiti in forma partecipativa.
L'evento in questione, inoltre, ha consentito di riflettere su importanti temi, quali la lotta per la libertà e la giustizia, la liceità dei mezzi per raggiungere gli obiettivi, l'umanità della pena, il rispetto dei diritti umani. In questo senso, varrebbe la pena – e per questo qui si sottolinea - raccogliere una proposta che è risuonata davanti alla cella disumana: fare della Torre un Centro per i diritti umani. Che, come suggerito al sindaco Zini, completerei con un'aggiunta: Centro per i diritti umani e la nonviolenza.
Nunzio Marotti
[Toscana Oggi / La Traccia del 13 giugno 2021]