Era il 1920 quando il giovane stampatore e tipografo Astolfo Campeggi sposò Alfreda Tanelli nella Chiesa di Capolona in Casentino. Poco dopo i giovani sposi migrarono a Firenze chiamati dalla prestigiosa casa editrice Bemporad. Il 23 gennaio del 1923 nacque Nano, o meglio Silvano come agli inizi di questa storia fu chiamato.
E’ la storia di un uomo meraviglioso, di un artista di risonanza internazionale che ha trovato in Elena, la sua musa ispiratrice, la sua “talent scout”, la sua dolce compagna di vita e di arte. La conobbe nel lontano 1948, entrambi abitavano a Firenze, guarda caso in via Aretina. Era la povera Italia distrutta dalla guerra. C’era tutto da fare e loro lo hanno fatto, sempre insieme, in un lungo e felice cammino, che li ha visti sposi, genitori e nonni.
La storia di Nano, si intreccia con quella della cinematografia mondiale ed è narrata in decine e decine di articoli, di cataloghi di mostre e di pagine web. Basta cliccare Silvano Campeggi su un motore di ricerca, per disporre di decine di indirizzi che parlano di Nano. Fra questi Wikipedia dove la biografia di Nano è narrata con ricchezza di documenti e di cartelloni cinematografici, che i meno giovani fra di noi, non possono non ricordare con una punta di nostalgia. Sono le immagini di Via col vento, di Ben Hur, di Gilda, Casablanca…..dalle quali emergono con tutte le loro emozioni i magici nomi di Rita Hayworth, Ingrid Bergman, Elisabeth Taylor, Paul Newman, Clarke Gable, Hunphrey Bogart, Marilim Morrow…. Sono le immagini di “Dopotutto domani è un altro giorno” e, come dice Elena, Noi continuiamo a vivere il presente, guardare il futuro, ricordando la Nostra vita con gli oscar (sono stati 63 quelli di cui Nano ha dipinto i cartelloni) e … ricordando e vivendo la nostra Pomonte.
Capitarono nel piccolo e lontano villaggio nel 1970, una decina di anni dopo che era arrivata la strada. Conobbero Ovilio Piacentini, ma tutti lo ricordiamo con un sopranome, tutti allora avevano un sopranome, lui era il Piattaino perché il suo babbo il Piattaio suonava i piatti nella banda. Il Piattaino vendeva una casa. Il prezzo era cinque milioni. Era una bella casa, piena di colori e di sapori, la stessa dove ancora vivono. “La vorrei comprare“ disse Nano” ma non ho subito tutti i cinque milioni”. “ Lei mi sembra un galantuomo, mi pagherà quando potrà”. Fu la risposta di Ovilio. Ed inizia così la storia di Nano a Pomonte. Una Pomonte antica, ma che ancora oggi mantiene il suo prezioso patrimonio di umanità e di natura. Una storia vissuta in diretta da tanti vecchi amici Pomontinchi che sabato prossimo al Calello, festeggieranno i suoi 90 anni, e di cui tanti giovani Pomontinchi vivono le tracce nei ritratti che Nano gli ha dedicato quando erano bambini e giocavano e pescavano con Giovanni, e poi con Michael, Louise e Stefy.
Nel 1976 Nano dedicò a Pomonte la sua celebre ed ormai gelosamente posseduta cartella di “Sassi e Ghiaie”, presentata da un altro famoso Pomontinco adottato, Luigi Cavallo. E poi con Luigi Vagaggini la Cittadinanza Onoraria di Marciana, il quadro di Santa Lucia nella nostra Chiesa, il grande dipinto della Sala Consiliare del Comune e poi quello di Rio, Pomonte Nostro, e il “ Cenacolo” di pittori e scultori che è stato la sua casa: da Gonni, a Luciano Regoli, Nello Bini, Castelvecchi, Bolano, D’Arco, Gunter Danco, e poi la Scuola Ceramica di Marciana, l’ associazione de “I Pittori elbani”, fino alle più recenti opere su Napoleone esposte alla Gran Guardia di Portoferraio. Ma Nano e Elena non si fermano ed il prossimo ottobre porteranno i colori dell’Elba in una grande mostra organizzata a New York dalla Siracusa University.
Nano ha compiuto 90 anni. Il Comune di Firenze lo ha onorato nel Salone dei Dugento in Palazzo Vecchio e gli Uffizzi esporranno il suo splendido autoritratto nella Galleria Vasariana, il Pantheon dei Grandi pittori. La Scuola Aeronautica lo ha festeggiato, e poi il Comune di Bagno a Ripoli, i Lions, il Rotary, la Misericordia di Firenze e l’Ospedale del Meyer, a sancire l’amore e la disponibilità per gli altri di Nano.
Oggi tocca a noi, tocca a Pomonte: Tanti auguri Nano, anche da parte di Beppe e Doni che non possono essere qui, ma che ti abbracciano forte .
Beppe Tanelli