Caro Direttore.
Non trova anche lei surreale che oggi la contrapposizione anziché tra oppressi e oppressori, sia tra vaccinisti e non vaccinisti? Non le pare fuori dall’ordine naturale delle cose?
La discordia che s’insinua fin dentro le famiglie, come nelle relazioni amicali e tra persone che condividono idealità e affetto, appare più assurda e letale del virus stesso.
Cos’è successo?
Un giudice saltato in aria nel 1992 in Sicilia, eroe nazionale celebrato ma non rispettato, aveva un’idea precisa: “segui il flusso dei soldi”.
Per evitare il pippettone, potremmo concordare alcuni punti fermi per un dibattito libero e sensato, senza prevaricazioni, per capire da entrambe le parti, cosa del nostro pensare sia giusto o sbagliato. Al liceo ci hanno insegnato che questo dibattere per crescere e non per umiliare l’avversario, si chiama “socratico”.
Entrando nel merito del suo “a sciambere” del 8 gennaio, lei si è concentrato sul fatto che il vaiolo, come altre terribili malattie, siano state debellate dai vaccini e che sia un dovere sociale, prima ancora che sanitario o legale (questo mi pare il senso del suo discorso) adempiere a questo trattamento/dovere.
Ognuno potrà informarsi dove e come vuole, scoprirà comunque che i vaccini erano già praticati in India e in Cina tra il VII e il X secolo. In occidente abbiamo dovuto aspettare il 1796 e la geniale intuizione del naturalista e medico Eduard Jenner.
Con Louis Pateur, i vaccini sono pian piano diventati una pratica medica di massa, ma fin dal XIX secolo, ci furono movimenti antivaccinisti con le motivazioni più diverse, talvolta anche bizzarre e legate ad integralismi religiosi.
C’è un dato da prendere però seriamente in considerazione: le vaccinazioni di massa, sono arrivate mentre le relative patologie decrescevano già in vistosamente per conto proprio, quasi certamente a causa di una migliore igiene della popolazione, pertanto la questione non è così banalmente riducibile al “progresso della medicina”, ci sono molte altre variabili da considerare, tra cui una solitamente trascurata: quella politica.
Era infatti anche l’epoca in cui nacquero i primi movimenti dei lavoratori.
Questi, oltre alle rivendicazioni salariali, lottavano anche per migliori condizioni di vita, richiedendo trattamenti sanitari adeguati e gratuiti. I vaccini sono sempre stati visti dai partiti popolari e socialisti, come una conquista sociale, e in parte lo sono stati. Nei lavori preparatori alla nostra costituzione per l’art. 32 questo emerge chiaramente, per non farla lunga rimando a questa nota1.
Oggi però le cose stanno diversamente: possiamo infatti paragonare la senatrice Beatrice Lorenzin a Michele Giua? Tutti conosciamo la prima. Non credo Michele Giua, uno scienziato e partigiano di “Giustizia e Libertà” , aveva fatto il carcere fascista e come molti costituenti sarebbe stato favorevole senza riserve ad un obbligo vaccinale: avevano una visone post bellica e umanista della medicina.
I nostri attuali politici si orientano però secondo altre logiche.
Proprio la parlamentare appena citata, che così disinvoltamente si è mossa tra diversi partiti, rappresenta l’icona di questo approccio “finanziario” e filo statunitense alla medicina e alla farmaceutica.
Siamo d’accordo con lei, direttore, che i pippettoni copia incolla vanno accuratamente evitati, che il linguaggio offensivo e gli insulti siano certamente da censurare, così come le falsità e la palese stupidità.
Le leggi però possono essere giuste o sbagliate, ma il parametro deve rimanere la carta costituzionale (e mi permetta: l’esempio della patente non è da lei). Equiparazioni a regimi totalitari del novecento possono essere fuori luogo e grottesche nei contenuti, ma non sono, a nostro avviso, inutili per capire la società contemporanea, il cui totalitarismo non consiste nel manganello o nei campi di concentramento, bensì in subdole forme di controllo e manipolazione efficaci e pervasive3.
Le emergenze (terrorismo, crisi finanziaria, epidemie) scardinano i diritti fondamentali e le costituzioni degli stati nazionali.
Dal punto di vista delle oligarchie finanziarie che oggi dominano il mondo4 cosa c’è di meglio per controllare e condizionare sette miliardi di persone, se non farle accapigliare tra di loro, mentre esse, le oligarchie mondiali, fanno i loro sporchi comodi, distruggendo secoli di civiltà giuridica insieme alla vita sociale dei popoli e il benessere delle persone.
Non facciamo la guerra tra poveri, ci sono molte più cose che ci uniscono rispetto a quelle che ci dividono.
Lei, col suo giornale può contribuire a questo confronto.
Un cordiale saluto.
Comitato Libera Scelta Elba
1. https://archivio.quirinale.it/aspr/redazione/la-costituzione-della-repubblica-italiana
2. Shoshana Zuboff, “il capitalismo della sorveglianza”. Luiss University Press
3. Vandana Shiva, “Il pianeta di tutti” Ed. Feltrinelli
Il Direttore di Elbareport, che non ha mai fatto mistero di essere un sostenitore della campagna vaccinale e di condividere (per quel che conta) nella sostanza, le linee di contrasto del Covid assunte a livello amministrativo e governativo:
- Ritenendo di aver sufficientemente espresso i suoi punti di vista sull'argomento,
- Non ritenendo di aver altro di nuovo o originale da aggiugere
- Tenendo fede a quanto precedentemente annunciato
- Si esime da rispondere o commentare
s.r.