Non usano mezzi termini i commercianti del centro Storico di Portoferraio per descrivere l'ambiente che li circonda: "fa schifo", "si muore dal puzzo", "è un pisciatorio".
Tutti concordi che il problema numero uno sia la pulizia, altrettanto d'accordo sul riconoscere i responsabili di questa situazione "stanno alla Biscotteria".
"Ci viene negata la possibilità di lavorare con un minimo di decoro. Siamo in mezzo a ratti e piattole -racconta la proprietaria da 20 anni di un'attività del centro- respirare questa puzza tutto il giorno fa anche male alla salute -e ancora- sono stati oltrepassati i limiti delle norme igeniche, gli unici che si divertono qui sono i cani e i gatti che girano liberi di fare quello che vogliono"
Molti di loro si rifiutano di rispondere alle nostre domande "non serve a nulla lamentarsi, non ci ha mai ascoltato nessuno", uno di loro, sconsolato dice: "io ormai ho esaurito le lamentele e le proposte, non mi rimane che resistere".
In effetti, i cassonetti che facevano bella mostra di se proprio sotto una delle porte che dalla Calata porta alla parte interne del centro portoferraiese, ieri mattina sono stati spostati dall'Esa in un luogo più riparato, purtroppo non è stato portato via anche il residuo che mesi e mesi di cassonetti avevano prodotto sui marciapiedi.
Ma c'è dell'altro "a Portoferraio non si fanno che presentare libri su libri, ma a noi che siamo ignoranti piacerebbe anche un po' di musica" afferma ironicamente Giada Venturini che ha investito 16 anni di risparmi per aprire un negozietto in piazza e si dichiara delusa della poca attenzione che viene riservata alle esigenze minime di un luogo che dovrebbe vivere di turismo. E nella conversazione interviene anche Enrico Rizzo, noto gestore di locali di successo, dell'importanza della musica se ne intende "Paradossalmente il mio locale (Peccati Divini nella ex chiesa in loc. Carpani ndr) lavora più in inverno che in estate, adesso ho dovuto sospendere anche i concerti, perché chiaramente, anche i portoferraiesi che sono i miei clienti abituali, se qui in centro non trovano niente, si spostano in altri comuni dove almeno un minimo di intrattenimento viene organizzato"
Rizzo, che negli anni passati ha avuto un bar anche in Piazza della Repubblica, non apprezza neanche l'arredo urbano del centro storico propone "Il Comune dovrebbe aiutare i commercianti a formare un gruppo d'acquisto che permetta loro, risparmiando, di creare un look in armonia col quartiere" Alla richiesta di formulare una proposta Giada non ha esitazioni "Mi piacerebbe che la chiesa avesse davanti una Piazza!", come darle torto, i nostri ex giardinetti rappresentano ora in Toscana forse l'unico esempio di Duomo che ha di fronte un parcheggio.
Gli alberi vengono richiesti anche sul fronte mare, dove non esiste al momento alcuna possibilità di trovare un angolino d'ombra.
I veterani del commercio in calata ricordano con nostalgia i platani abbattutti ormai diversi lustri fa, che erano perfetti per offrire un po' di fresco a quella passeggiata.
Ma arriviamo al punto dolente, forse il più significativo "il porto è sempre vuoto, e non si capisce perché, dato che a Porto Azzurro e Marciana Marina sono pieni -ci dice un'altra esercente- ci deve essere qualcosa che non va alla Cosimo de' Medici, avranno i prezzi troppo alti, altrimenti come si spiega? questo è il porto più bello che c'è! Abbiamo notato anche che gli yacht di maggiori dimensioni, arrivano vuoti e si fermano giusto il tempo necessario per essere lavati, non si vede circolare nessuno e non si capisce perché"
In effetti un porto così desolato a tutte le ore del giorno e della notte non si era mai visto in piena stagione.
L'organizzazione di traffico, ZTL e parcheggi potrebbe aprire discussioni infinite, chi pro, chi contro, ma tutti concordi che così non può andare.
Il parcheggio selvaggio è una delle cose che li fa innervosire di più.
E sul problema viabilità, Fabrizio Di Pietro, titolare da sette anni del frequentatissimo Bar La Vela, premettendo di non essere contrario alla chiusura del traffico si chiede: "Ma quando si impedisce di raggiungere una zona con il proprio mezzo, non dovrebbe essere offerta anche la possibilità di trovare un parcheggio, anche distante, e i mezzi di collegamento per raggiungerlo"?
Il vecchio Chicchero, le navette elettriche, i trenini, le bici e anche la carrozza coi cavalli, come c'era fino agli ultimi anni 70, qualsiasi cosa purché si incentivi o ancora meglio, si inviti la gente almeno ad arrivarci, in centro.
L'organizzazione e la visibilità dei parcheggi dono fondamentali secondo Di Pietro che, esortato a proporre qualcosa suggerisce: "si potrebbe iniziare con un piccolo passo, semplice e fattibile, come dimostrano le scelte di altri comuni dell'isola, e lasciare la sosta gratuita al parcheggio dell'alto fondale, almeno nelle ore serali"
t.p.