Ormai è chiaro che all’interno dei gruppi che giustamente conducono una difficile battaglia contro il rigassificatore di Piombino, agiscono personaggi No Vax che intorbidano le acque, mischiando temi che nulla hanno a che fare con l’obiettivo della lotta e creando un duplice grave danno: quello di dividere il movimento, indebolendone di fatto l’azione, e quello di offrire un poderoso e insperato assist al presidente della Regione Giani e al governo Meloni che possono così avvalersi di nuovi argomenti a proprio favore per condurre a termine la loro sciagurata scelta.
Inserire, infatti, la legittima e argomentata opposizione ad un progetto che avrà pesanti ricadute sull’economia e l’immagine non solo di Piombino ma di gran parte della costa e dell’isola d’Elba, in una più ampia valutazione critica di sistema dove trovano spazio slogan come “dittatura sanitaria” e altre simili scemenze, vuol dire scendere sul terreno di una strumentalizzazione per lo meno fuori luogo e per molti aspetti improponibile, finalizzata solo a rilanciare una campagna antiscientifica contro i vaccini già bocciata dalla stragrande maggioranza del popolo italiano.
Il gigantesco e inopportuno manifesto affisso in questi giorni a Piombino e il fatto che nessuno dei gruppi lo abbia pubblicamente sconfessato, è la prova più evidente di un comportamento che non può non preoccupare e che dovrebbe far riflettere tutti quei cittadini in buona fede che nella lotta contro il rigassificatore, con coraggio e spirito di sacrificio, ci stanno mettendo la faccia.
Danilo Alessi