Era l’anno 1940 quando il piroscafo Maria Martini si stava avvicinando al golfo di Portoferraio per imbarcare il pilota che l’avrebbe condotto all’ormeggio assegnato al pontile Hennin degli altiforni.
Ma in fase di abbordaggio la pilotina venne travolta, il marinaio conduttore riuscì a salvarsi, mentre il pilota, il giovane Cap. Vezio Dini, perse la vita.
Sul finire degli anni 90, per ricordare l’accaduto, venne avviata una pratica dall’iter piuttosto complesso allo scopo di intitolare una zona del porto al pilota deceduto nell’espletamento del proprio servizio.
Ottenute le autorizzazioni dalle Autorità ed Istituzioni competenti ed individuato il luogo per l’intitolazione nella banchina che collega il pontile n. 1 al pontile n. 3 (attualmente indicati nella segnaletica con molo 2 e molo 3) nella parte Sud del porto, finalmente la relativa targa in pietra recante la scritta:
“BANCHINA CAP. VEZIO DINI – PILOTA DEL PORTO”
vi fu collocata su apposito sostegno.
Ma successivamente, a causa dell’esecuzione di lavori al suolo della radice del pontile, la targa cadde e fortunatamente venne ricuperata dal personale della Cosimo de’ Medici e fissata provvisoriamente su di un muretto nelle vicinanze.
Anche questa volta per ricollocare la lapide al suo posto originale l’iter è stato molto lungo, ma finalmente il 25 aprile si è concluso positivamente, riaccendendo la memoria di un giovane capitano perito in servizio, e ricordando nel contempo la rilevanza del compito dei piloti del porto per il buon funzionamento e la sicurezza del traffico marittimo portuale.
Il ringraziamento va all’allora sindaco di Portoferraio Giovambattista Fratini che a suo tempo condivise l’idea e partecipò attivamente alla sua realizzazione, all’Amministrazione Comunale, all’Autorità di Sistema Portuale, ed in particolare agli operatori della Cosimo de’ Medici che, guidati dal responsabile Daniele Bellosi, hanno seguito passo passo la procedura per portare a termine il lavoro di ripristino.
Vittorio Gianni Falanca