Sono socio da molti anni della COOP Tirreno. Dal 2018 possiedo una tessera che mi ha dato la possibilità di accumulare punti calcolati sulla spesa totale e di scaricarli periodicamente beneficiando di un più che gradito risparmio.
Dal 1° febbraio di quest’anno, purtroppo, i punti non vengono più assegnati sul totale della spesa, ma solo sull’acquisto di prodotti Coop. Una novità certamente non piacevole, perché riduce molto, nel corso dell’anno, la possibilità di incrementarli e quindi di risparmiare. E’ vero che, rispetto a prima, sui prodotti Coop i punti valgono il doppio, ma molti generi alimentari (frutta e verdura, quelli in vendita ai banchi della pescheria, della forneria e, in gran parte, anche della gastronomia) non riportano il marchio Coop.
Il nuovo sistema di calcolo, oltre che dispiacermi mi ha anche abbastanza ”indispettito”. Per più ragioni.
Giorni addietro, ho scoperto che è applicato solo nei negozi della Coop Tirreno. La Coop Firenze continua a riconoscere i punti sull’ammontare di tutta la spesa. Perché questa disparità di trattamento? Già come soci Coop che viviamo su un’isola 365 giorni all’anno dobbiamo subire, anche sui prodotti Coop, prezzi più elevati rispetto agli altri negozi del continente. Ci è sempre stato detto che è il trasporto delle merci via mare che li fa lievitare. Ma almeno sui punti/spesa si poteva evitare questa seconda disparità?
La Coop Tirreno è strutturata con al vertice un Consiglio di amministrazione e sul territorio con 22 Sezioni, tra cui la nostra dell’Elba. Ogni Sezione ha un proprio Comitato eletto dalla Assemblea dei soci. La decisione di rivedere il calcolo è stata presa lo scorso anno dal Consiglio di amministrazione. Si dice per sanare perdite di bilancio. Ma la nostra Sezione, come tutte le altre, ha potuto esprimere un proprio parere? Sembra di no.
Non riesco a digerire il fatto di dover acquistare solo prodotti Coop per risparmiare sulla quotidiana spesa. Anche perché, a volte, può essere più conveniente, per qualità e prezzo, fare scelte diverse.
Infine, dato per scontato che sia stato assolutamente necessario cambiare il modo di assegnare i punti e che non ci sia nulla da eccepire sulla regolarità del comportamento del Consiglio di amministrazione, non sarebbe stato più corretto promuovere almeno una campagna di preventiva informazione dei soci-consumatori sulla decisione che si intendeva prendere? E, con l’occasione, spiegarne succintamente le ragioni? Molti soci, me compreso, si sono accorti della novità solo dopo qualche mese. E forse tanti altri sono ancora ignari.
E pensare che per anni la Coop si è fatta una gran pubblicità con il famoso slogan “la Coop sei tu, chi può darti di più?” Questa volta anziché sentirmi parte della Coop, SOCIO di una Cooperativa, mi sono sentito solo ingannato. E ingiustamente trattato.
Queste mie considerazioni sono pienamente condivise da un buon numero di soci con cui ho avuto modo di parlare.
Giovanni Fratini