Si è appena conclusa la Festa dell'Uva a Capoliveri e in questo momento, si sta festeggiando nel rione del Baluardo che, dopo essersi aggiudicato il premio per i Giochi della Vendemmia di venerdì e il riconoscimento Slow Food sabato per la zuppa di "cibaie", oggi porta a casa anche il Bacco per conservarlo fino all'edizione del 2014.
L'Elba ai tempi della Prima Guerra Mondiale, la chiamata alle armi, la povertà, la fame, la lotta per il pane e la rievocazione di un episodio di astensione dal lavoro dei minatori delle miniere di Calamita, avvenuto proprio tra gli anni 1914/1918, era questa l'aria che si respirava oggi nei chiassi e nei vicoletti del rione vincitore.
Il quarto premio, il cosidetto premio "continuità", che riconosce il merito a chi, con costanza, perseveranza e determinazione, riesce a mantenere intatte più a lungo le scenografie conservando le ambientazioni il più possibile complete dei particolari e dei dettagli del quadro iniziale, è stato vinto dalla Fortezza, che ha rappresentato una storia tra realtà e leggenda, quella di Polduccio e di una pentola d'oro, che avrebbe dovuto aver luogo a Capoliveri intorno al 1860.
Gli altri due Rioni, la Torre e il Fosso, hanno rispettivamente rappresentato l'epoca della Rivoluzione Francese, con tanto di ghigliottina e un attacco dei Pirati Saraceni, avvenuto nel 1555 sulle coste capoliveresi.