Grande partecipazione del fedeli alla prima Assemblea della Comunità Pastorale di Portoferraio, della storia locale. L'ha indetta don Kevin Sciberras a due anni dal suo arrivo all'Elba. “Nell'incontro - dice il parroco - sono stati espressi gli esiti di precedenti incontri di ascolto con le tre parrocchie del Duomo, San Giuseppe e Santo Stefano alle Trane. Poi pure dei confronti con Caritas elbana, Catechisti, Cori, Azione Cattolica, Confraternite, Associazioni e i vari consigli parrocchiali uscenti. Iniziative per sensibilizzare alla corresponsabilità, siamo una unica realtà parrocchiale”. Ed è stato quindi creato un programma pastorale triennale, che don Kevin ha illustrato. Dopodiché c'è stata una consultazione segreta per la scelta del primo Consiglio pastorale di tutta la Comunità di Portoferraio. Ecco una sintesi delle 5 priorità programma espresse, dopo riflessioni e proposte fatte da Padre Giovanni Salas e da rappresentanti delle parrocchie, Nunzio Marotti, Giorgio Retali, Simone Meloni e Annalisa Amicizia. Presente anche il terzo sacerdote della comunità locale, padre Alessandro, una forza in più per un anno almeno.
“Primo punto del programma fino al 2028 -ha detto don Kevin- è affidare la regia del nostro procedere al Consiglio Pastorale Comunitario neo scelto, insieme ad altri gruppi di lavoro rinforzati da persone di esperienza, volti nuovi e componenti giovanili. Tutti agiranno per la prossimità, la corresponsabilità e la sinodalità. Chi agirà dovrà vincere le difficoltà tipiche della vita odierna e il rapporto tra organismi, sacerdoti e laici favorirà la massima condivisione, il mutuo aiuto. Tutti sono sorretti dall'amore fraterno che deve esistere tra noi fratelli.
Seconda priorità è il formare la nostra Comunità alla vita cristiana, lasciandosi guidare dalla Parola di Dio, affidandosi pienamente. C'è da assumere tale spirito nell'agire in ogni momento della vita pastorale, ad ogni livello e in ogni tempo, in modo unitario. Il nuovo Consiglio Pastorale Comunitario darà una proposta di supporto articolata per chi agisce, valorizzando i corsi di teologia di popolo, rivolti a chi ha impegni nei vari ministeri pastorali.
Terza priorità - ha detto ancora il parroco - è avere il coraggio della missione, con forza. La gente ci vuole missionari e il Signore ci chiede di esserlo. Esistono progetti di cooperazione missionaria col nostro gemellaggio pastorale con la comunità cristiana del Libano. Una missione a livello comunitario con i volontari pastorali che vanno nelle case che a Dio piacendo coinciderà con una missione comunitaria Francescana. Frati e suore francescane verranno ad agire nel territorio portoferraiese.
Quarta meta è porre un'attenzione particolare ai nostri adolescenti e giovani. Esiste un'emergenza reale, da affrontare con stile di prossimità e accoglienza. Tale impegno deve essere il marchio distintivo della nostra Comunità e abbiamo l'opportunità dei Giubilei degli adolescenti e dei giovani, del prossimo anno. Tutti gli educatori, ma non solo loro, devono saper ascoltare e capire le vere esigenze dei giovani e creare progetti per loro specifici, con impegni coinvolgenti.
Infine il quinto obiettivo pressante, - ha detto avviandosi alla conclusione don Kevin - creare e agire come una Comunità di speranza, in favore delle fasce più deboli del nostro territorio. Con la Caritas Elbana, sorretta da tutti i cristiani, si deve agire per dare risposte forti alle povertà varie - quella educativa, abitativa, alimentare, reddituale e sanitaria. Con progetti specifici, come il doposcuola, il creare accoglienza notturna per i senzatetto, un Emporio della Solidarietà, una Banca del sostegno e forme di solidarietà con i detenuti. Il Signore ci guidi e la Vergine Maria ci accompagni in questa sfida entusiasmante”.
COMUNITA' PASTORALE DI PORTOFERRAIO