Le aziende agricole Acquabona, Valle di Lazzaro, Tenuta La Chiusa, Sapereta, Le Sughere di Montefico, Tenuta delle Ripalte, Mola, La Fazenda, Arrighi Vigne e Olivi, Cecilia, Terre del Granito e La Galea, oggi, 11 novembre, presenti, con i rispettivi dirigenti e addetti ai lavori, all'Hotel The Westin Palace di Piazza della Repubblica 20 a Milano. Un appuntamento di prestigio, grazie ad una intesa tra Ais (associazione sommelier italiani) sezione isolana e quella lombarda. Una trasferta non certo casuale. Si tratta del piano, già avviato da alcuni anni, per il quale il prodotto vitivinicolo elbano va alla conquista dell'Italia, con una serie di incontri rivolti ad altre realtà, ovviamente per far conoscere le tipologie e le qualità delle bottiglie nate sullo "Scoglio". Quindi i produttori isolani di vino Doc "invadono" pacificamente la metropoli con 12 tenute agricole impegnate nel centro degli affari della Lombardia e dalle 15,30 alle 20,30 saranno protagoniste nel noto albergo, con vari esponenti aderenti al Consorzio di Tutela vini dell’Elba, guidato da Marcello Fioretti, intenti a far apprezzare ogni tipo di vino, che da alcuni anni si stanno affermando in concorsi o sono entrati nella varie guide del settore.
Alfiere dei vini dell'Elba è sempre lo storico Aleatico Passito, che dal 2011 ha conquistato il Docg, l'unico vino dolce nell'olimpo degli 11 vini toscani che hanno tale riconoscimento della denominazione d'origine controllata e garantita. "Ormai ogni produzione dell’Elba non teme più il confronto con qualsiasi altra realtà vinicola- fa presente Fioretti- i Vini bianchi, l'Ansonica, Procanico (Trebbiano Toscano) e Vermentino, i rossi da Sangiovese e i passiti Aleatico o Moscato, sono notoriamente di qualità, grazie alle nostre sperimentazioni, al contributo degli enologi e dei nostri dipendenti. Poi nell'evoluzione, non a caso, abbiamo sull’isola ora anche vitigni non autoctoni come il Syrah, lo Chardonnay ed altri. Dobbiamo proseguire su questa strada e l'incontro milanese va in tale direzione. Sicuramente la notorietà dei nostri vini cresce, ma anche degli oli e di altri prodotti del settore primario isolano, che stanno trovando consensi ovunque".