Chi ci ha creato, molto intelligentemente, ha messo due orgasmi sulle due cose che assicurano la continuazione della specie. Se non godessimo a mangiare e a fare all’amore ci saremmo già estinti. Ma c’è modo e modo di godere. Come in amore, se conosci meglio la/il tua/o partner il godimento è maggiore così è nel nutrirsi se conosci ciò che mangi.
Di più, come in amore se ami la/il tua/o partner il godimento diventa supremo così è nel cibo. Se lo ami, se ti innamori della storia delle tradizioni delle tecniche che stanno intorno al mondo del cibo godi a livello superiore e ne godono pure le persone che ti stanno intorno.
Oscar Farinetti
Io credo che definire un ambito naturale di un prodotto sia un esercizio difficile ma utile a far conoscere e a valorizzare la grande quantità di prodotti tipici che ci sono in Italia. Non credo che la tipicità si può farla risalire a confini politici o amministrativi, regionali o comunali.
Per ambito naturale intendo quel confine di diffusione di una pratica, di un tipo di coltivazione o di allevamento, di una lavorazione di un prodotto e degli elementi organici e antropologici che lo definiscono.
Perciò far conoscere ed apprezzare un prodotto vuol dire calarlo nella dimensione culturale che lo ha prodotto, nel suo ambiente.
Marketing enogastronomico territoriale vuol dire raccontare un prodotto attraverso la sua storia, le testimonianze di chi lo produce, le caratteristiche fisiche del territorio dal quale proviene.
I cibi, i vini, i prodotti dei quali ci nutriamo sono la trasformazione di prodotti naturali in prodotti culturali, ovvero sono anche loro prodotti delle relazioni umane che si sono stratificate nel tempo e hanno dato vita alle eccellenze che oggi possiamo apprezzare.
L’isola d’Elba presenta una variegata stratificazione geologica, e un’altrettanta variegata stratificazione culturale, che ha prodotto attraverso un complesso intreccio di relazioni gli eccellenti prodotti dei quali oggi disponiamo.
Riappropriarsi delle tante relazioni che hanno permesso di arrivare a questi prodotti è il percorso da fare per dare nuovamente significato ai prodotti con i quali ci nutriamo.
Questi aspetti credo che siano rilevanti per far emergere e dare dignità alle produzioni enogastronomiche elbane come un pilastro dello sviluppo locale. Valorizzare i prodotti dell’enogastronomia locale è dare un impulso allo sviluppo turistico di qualità.
Nella scelta di una meta turistica il cibo e le sue origini giocano un ruolo significativo soprattutto oggi che subiamo la concorrenza di luoghi a più basso costo e di paesi meglio organizzati del nostro.
Come comunicare tutto questo? Credo che sia indispensabile fare un salto di qualità e riuscire a comunicare l’emozioni che prodotti di eccellenza, quali quelli che si producono in questi territori, ci danno. Emozioni che si provano venendo all’Elba e nelle altre isole dell’Arcipelago date dal paesaggio, dal mare, dai profumi e dai colori ma che provengono dal gustare l’aleatico o la palamita, l’ansonica o la schiacciunta. Emozioni che i cuochi migliori dell’isola ci propongono con i loro piatti, emozioni che ci portiamo nei nostri ricordi e che possiamo trasmettere raccontando l’esperienze vissute e proponendo la sapienza di chi li produce, ma dobbiamo essere capaci di far immaginare l’emozioni che il cibo e il vino possono dare anche a chi non conosce i prodotti dell’Elba e a chi non c’è mai stato.
Questo credo che sia il compito oggi: aggiungere valore. Valore che l’enogastronomia può dare allo sviluppo di questi territori comunicando l’emozioni che il cibo, il vino, i prodotti della terra e del mare suscitano.
Valter Giuliani www.elbataste.com