L'idea di Stefano Mazzei, "L'APP che ti salva la vita", vincitrice al concorso indetto da Italiacamp, per le idee innovative per il Paese e riservato agli Stati Generali del Centro Nord, sarà presentata domani insieme alle altre idee premiate, due per ogni regione, alle ore 14.00 presso la Sala Polifunzionale della Presidenza del Consiglio dei Ministri, a Roma.
La Fondazione ItaliaCamp (www.italiacamp.it), promotore dell'evento, conta sulla partnership di circasessanta atenei, nazionali e internazionali, ed ogni anno premia i migliori progetti di innovazione, selezionati da un autorevole Comitato Scientifico, per poi presentarli a primarie istituzioni e imprese regionali e nazionali, al fine di sostenere un ruolo di promozione del cambiamento sociale nel nostro Paese.
Il progetto che sarà sviluppato da Infoelba Srl per conto della Salvamento Academy Srl, agenzia didattica elbana di proprietà dello stesso ideatore del progetto che si dedica allo sviluppo di programmi di formazione diretti alla diffusione della cultura del primo soccorso nella comunità.
Il progetto si basa sul fatto che se è probabile che un testimone non sia in condizione di prestare efficacemente un primo soccorso, è altrettanto probabile che nelle immediate vicinanze ci sia invece qualcuno che sia stato addestrato a farlo. Basterebbe solo allertarlo, comunicandogli la posizione della vittima per intervenire tempestivamente e fornire una maggiore speranza di sopravvivenza.
Queste le motivazione alla base dell'idea di realizzare una applicazione specifica per smartphones, da scaricarsi gratuitamente, che consenta agli utenti registrati che hanno indicato sul proprio profilo di essere addestrati nella rianimazione cardiopolmonare (RCP) di ricevere in real time la notifica se qualcuno vicino ha bisogno di aiuto per un’emergenza sanitaria che richiedere assistenza immediata.
Se l'emergenza cardiaca avviene in un luogo pubblico, l'applicazione, usando una sofisticata tecnologia GPS, avviserà gli utenti registrati che nelle vicinanze c’è una richiesta di aiuto e la necessità di prestare il primo soccorso. L'applicazione che sarà collegata e gestita dalla locale centrale operativa del servizio medico d'emergenza, in attesa dell'arrivo dell'ambulanza, invia sul display del cellulare appartenente al soccorritore localizzato nelle vicinanze dell’incidente, oltre che l'esatta ubicazione del luogo dell’emergenza, anche quella della più vicina postazione con Defibrillatore semiAutomatico Esterno (AED), che consente di fornire assistenza alle vittime di arresto cardiaco improvviso. L'idea intende anche ridurre i costi della spesa sanitaria: gli studi indicano che ogni anno almeno il 25% delle 73.000 persone colpite da arresto potrebbero essere salvate se soccorse in tempo da chi è presente sul posto, cioè oltre 18.000 vite umane, che equivalgono a oltre 27 miliardi di euro di costi sociali risparmiati ogni anno, stima che non tiene conto delle spese sanitarie per la degenza in terapia intensiva, calcolata in 3.500 euro al giorno per paziente.