Sabato se ne è andato via un pezzo di futuro. Melissa Bassi, sedicenne di Mesagne, all’entrata della sua scuola a Brindisi è rimasta colpita da un’esplosione causata da un ordigno formato da bombole a GPL e un detonatore collegato ad una SIM cellulare. Era una nostra coetanea, piena di sogni, di ideali, di progetti per il suo domani, un domani che non avrà più. L’immagine di ciò che è potuto accadere in quella maledetta mattina prima del suono della campanella aleggia in ogni studente. Se fosse successo a noi? Purtroppo la povera Melissa andava soltanto a scuola, un posto dove sin da piccoli ti insegnano l’educazione, il rispetto delle regole, la convivenza civile, un posto dove era impensabile potesse accadere una strage del genere, dove invece è accaduto. Sono tante le coincidenze che portano a pensare che il mandante di questo gesto infame sia proprio la Mafia: la vicina ricorrenza per il ventesimo anniversario della strage di Capaci, la scuola intitolata a nome della moglie del giudice Falcone, l’arrivo della Carovana Antimafia a Brindisi. Sono tutte ipotesi quelle che stanno creando le istituzioni per trovare il nome di chi ha azionato il detonatore e che ha causato la morte dell’innocente ragazza e i numerosi feriti. Noi studenti dell’Elba oggi abbiamo voluto ricordare Melissa facendo un piccolo corteo silenzioso, percorrendo tutto il lungomare di Portoferraio, con uno striscione con scritto “A scuola si dovrebbe morire SOLO di noia!”. Questo è il pensiero di noi studenti, noi che come Melissa tutti i giorni ci alziamo all’alba per andare a scuola ed imparare, istruirci per essere pronti al futuro che ci si prospetta, a formare il nostro carattere, ad innamorarci la prima volta, a stare con gli amici di sempre. Melissa purtroppo non lo potrà fare più, per colpa di qualcuno che ha deciso per lei. Non è giusto. Noi che siamo il futuro abbiamo il diritto di viverci il presente per essere preparati e dare in mano una vita dignitosa ai nostri figli. Non vogliamo che la paura ed il terrore si insinuino nelle nostre vite. Vogliamo urlare i nostri pensieri, vogliamo goderci ogni istante, vogliamo poter sbagliare. Abbiamo fatto questo anche per stare vicini alla famiglia di Melissa, che da oggi rimarrà per sempre un po’ sola nel loro straziante dolore. Gli studenti del Cerboni non sono entrati alle 8 come di consueto e si sono seduti davanti ai cancelli in segno di protesta. Poi da lì sono andati dai loro compagni del Foresi dove hanno riservato un minuto di silenzio. Poi si sono spostati nell’atrio del Comune di Portoferraio dove il Vicesindaco Cosetta Pellegrini, con la voce rotta dal dolore, ci ha ringraziato e dimostrato che anche il comune è vicino alla famiglia Bassi e al comune di Brindisi. Venerdì sera sarà svolta una fiaccolata per dare un ultimo saluto a Melissa.
Gli Studenti Elbani