In questi giorni mi è capitato di visitare lo studio di Italo Bolano a Prato. Che bella sorpresa!
Un grande ambiente e affascinante, pieno di quadri, oggetti vari e sculture.
Qui si respira l’essenza di trementina con un panorama ricco di “reperti” marini.
Qui Italo lavora dalla mattina alla sera o dipinge o studia l’arte nel suo “mistero” di spazi, forme e colori.
Ama Paul Klee ma soprattutto gli artisti americani di un’arte esistenziale detta “Action Painting” o si parla di filosofia e di cultura e del suo impegno per far conoscere ad un pubblico sempre più vasto e internazionale il Museo Diffuso Elba.
Mi ripete la sua frase preferita: "niente cultura niente sviluppo".
Lascio lo studio e Bolano, purtroppo in crisi per la recente scomparsa del suo amico e grande scrittore pratese Franco Riccomini. Me ne parla con tanta tristezza perchè, oltre ad essere stato un suo biografo e narratore di fatti accaduti all'Elba, è stato spesso ospite assieme alla moglie Nara, all'Art Center che tanto ha illustrato con le sue acute osservazioni. Riccomini definiva il nostro artista “pescatore di sogni”...
Presento una foto dello studio pratese di Bolano, e un breve video – questo l'indirizzo da cliccare - https://www.facebook.com/photo.php?v=434565276675938&set=vb.100003674087918&type=2&theater - , oltre alla foto di Bolano con l'amico Riccomini e una foto storica dell'Art Center nel suo Cinquantennale.
Qui, tra il pubblico che partecipa ad una serata culturale nel 1967 si possono notare il Provveditore agli Studi Sacripanti, il prof. Giulianetti, il prof. Castelvecchi ecc.
Particolari frequentatori in quegli anni erano pure i dottori Fratini, Scelza e Battaglini che erano stati suoi allievi al liceo di Portoferraio.
Gianfranco Biancotti