Alla De Laugier, il primo di febbraio alle 10, presentazione dei risultati ufficiali dello “Studio sulla salute degli elbani” voluto da due Comitati, uno promotore e uno scientifico, che da oltre due anni, volontariamente, si sono messi in marcia per far luce sulle malattie dell'isola, in particolari i tumori, analizzando un arco temporale di 10 anni. Pare il caso di riportare qui di seguito una sintesi contenuta nella pubblicazione di 37 pagine, fatta dagli studiosi e a questo indirizzo Internet è possibile consultare tutta l'analisi http://www.circolopertinielba.org/interventi-e-news/912-risultati-ufficiali-dellanalisi-sui-tumori-e-aotre-malattie-allelba che fornisce ogni dettaglio.
"Lo stato di salute della popolazione elbana è stato approfondito attraverso i flussi informativi correnti: mortalità per causa, ricoveri ospedalieri, certificato di assistenza al parto, oltre al registro regionale dei difetti congeniti. I dati relativi alla popolazione elbana sono stati confrontati con quelli dei residenti nel la ASL di Livorno, escluso il comune di Livorno. La mortalità nella popolazione elbana nel 2000-2009 è risultata ridotta (circa il 5%), soprattutto nelle donne e nella popolazione più anziana. Un eccesso di mortalità è stato rilevato soltanto per cirrosi epatica e cancro della laringe negli uomini, tumori polmonari nelle donne e malattie dell’apparato digerente nei due sessi. Per altre cause è emerso un effetto apparentemente protettivo statisticamente significativo. Il numero totale di ricoveri ospedalieri, riferito alla popolazione, corrisponde a quello della popolazione di riferimento. Tuttavia, ben poche mal attie sono risultate in difetto di ricovero mentre per un certo numero di condizioni è emerso un eccesso di ricoveri. Tali eccessi sono di difficile interpretazione, in assenza di conoscenze approfondite sulla problematica della tendenza al ricovero da parte del personale sanitario operante in una realtà isolata. Le analisi a livello comunale hanno mostrato qualche eccesso di morti o di ricoveri per alcune patologie, di difficile interpretazione: infatti, il grande numero di confronti effettuati facilita l’insorgenza di associazioni spurie. Gli eventi relativi al parto e il reperimento di difetti congeniti non suggeriscono differenzecon il resto della Toscana. I risultati delle analisi della mortalità e dei ricoveri in ospedale riferiti alla popolazione dell’Elba e dei singoli comuni contengono indicazioni utili per programmare azioni di approfondimento, di sorveglianza e di pianificazione dei servizi socio-sanitari".
Promotore dell'impegno fu l'associazione Cavaliere unitamente a Massimo Puccini, già docente al liceo Foresi e tutta l'esperienza è stata sostenuta da Enti e associazioni varie, come riportato nella pubblicazione.