Se si volesse sintetizzare in sole due parole la lunga kermesse dedicata ad Elbareport, tra il pomeriggio e la serata di domenica e svoltasi alla Bussola, esse sarebbero certamente "calore umano".
Per ore ed ore nei locali delle Ghiaie, affollatissimi, mentre gli artisti facevano buona musica, si consumava buon cibo e scorreva buon vino, si è respirata un'aria di buona comunanza, quasi di squadra.
Parevano quasi fuse nella festa persone diversissime tra di loro: dal geologo che per cinque volte si è recato in Antartide a caccia di meteoriti (avete letto bene) al creativo che si fregia dell'ossimorico titolo di "Bagnino del Volterraio" (un po' come dire alpinista della darsena), dal musicista quasi-freack alla psichiatra, fino all'enologo, al pensionato, al professore, alla disoccupata, al geometra, all'elettricista, all'avvocatessa, al magazziniere etc. e decine e decine di altri etc.
Un'aria dello stare bene insieme in diversi ed uguali, perso nel tempo,"vintage, come quella che si avvertiva nelle feste dell'Unità degli anni settanta, quando "politica" non era una parolaccia.
Bene, se tutto ciò è accaduto intorno ed a sostegno di un modesto giornale locale, allora vuol dire che quel quotidiano, questo quotidiano, rappresenta un valore per la comunità di cui racconta i giorni. Vuol dire che le fatiche di tanti in questi ultimi quasi dodici anni sono servite a qualcosa. Consentiteci di andarne (nella giusta misura) orgogliosi.
Ringraziamo tutti quelli che ci hanno aiutato a realizzare il primo incontro "di massa" con i nostri lettori ed i tantissimi che hanno partecipato.
In rappresentanza e per conto di tutti manifestiamo la nostra gratitudine a Franco Cambi arrivato da Siena solo per far parte per qualche ora della "gente di Elbareport" in festa.
La Redazione
P.S. Chi non c'era non sa cosa si è perso e per saperlo dovrà pazientare fino alla prossima festa, che comunque si farà.