Questa iniziativa continua oltre la scadenza prevista di fine febbraio perché sono tante le ricette che stiamo raccogliendo e lo scopo è quello di riuscire raccoglierne il maggior numero di tutti i versanti dell’isola, perciò se avete delle ricette mandatele o contattateci che veniamo a farcele raccontare.
Questa settimana vi proponiamo due ricette di dolci della tradizione Riese: la Schiaccia Briaca, dolce ricco delle feste e le Imbollite, dolce povero della infanzia nelle versioni che ci ha raccontato la signora Corinna di Rio Marina. La Schiaccia Briaca è diventato il dolce simbolo dell’Elba e ne esistono tante versioni e le metteremo a confronto.
La Schiaccia Briaca della signora Corinna
Ingredienti:
1kg. Farina
800 gr. di zucchero
Olio
Lievito
Mandorle
Noci
Uvette
Pinoli
Scorza d’arancia
Scorza di limone
Noce moscata
Anice
Aleatico
Alchermes
Preparazione:
Tritare finemente le mandorle, e grossolanamente le noci, grattugiare la scorza di arancia e di limone. Mescolare la farina con il lievito e le mandorle ridotte a farina, lo zucchero, la scorza di arancia e di limone grattugiate, l’anice e una grattatina di noce moscata, un po’ di olio e di aleatico per impastare il tutto. Far riposare la pasta e poi dividerla in due panetti. Stendere con le dita la pasta in una teglia con sotto la carta da forno, mettere sopra lo zucchero rimasto, le noci, un po’ di olio. Infornare a forno caldo a 180° per circa trenta minuti. Aggiungere verso fine cottura uvetta e pinoli in modo che non brucino, e poi spruzzare con aleatico e alchermes.
Le Imbollite della signora Corinna
Ingredienti:
Fichi secchi
Acqua
Scorza d’arancia
Scorza di limone
Mandorle tostate
Anice
Farina
Preparazione:
Mettere a cuocere i fichi a pezzetti in acqua con l’aggiunta di sale della buccia d’arancia e del limone grattugiate e dell’anice. Lasciar cuocere per più di un’ora finchè diventa una specie di marmellata. Aggiungere le mandorle precedentemente tostate. Poi mettere su una spianatoia la farina, rovesciare la marmellata di fichi bollente e con un mestolo si fa incorporare la farina girandolo in continuazione. Quando ha preso la quantità giusta di farina e la temperatura si è abbassata che è possibile lavorarla con le mani, si fanno delle ciabattine spesse un paio di centimetri e si fanno asciugare in forno a bassa temperatura per circa mezz’ora. Non si aggiunge ne zucchero ne lievito. Poi sono pronte per essere tagliate e mangiate.
Valter Giuliani