L'aria tersa e serena, una trentina di bambini ad aspettare ansiosi che venisse loro affidato un piccolo compito, la mimosa pronta per essere donata alle Donne Attive che numerose, stavano arrivando e la musica sparata "a palla". È partita così, verso le 10,30 di ieri, 8 Marzo, la giornata di lavoro che ha visto coinvolte un centinaio di persone tra organizzatori e cittadini con figli al seguito, studenti e personale dell'Isis Foresi, più i curiosi, chi è passato a mangiare un panino con la salsiccia e fare due chiacchiere "di politica", chi solo per fare un saluto ed i giornalisti della stampa locale. Non si è visto nessun politico stavolta, tranne Nunzio Marotti, che si trovava lì in veste di Professore dell'Isis ed ha tenuto a specificare di non essere in corsa alle prossime elezioni amministrative e di avere, già da due anni, restituito la tessera al PD perché "non più in linea con la mia idea di fare politica".
A fine giornata l'area del Grigolo di proprietà del Comune di Portoferraio, affidata all'adiacente istituto scolastico per le attività di educazione fisica e per la ricreazione, appariva pulita, ordinata e rimessa a nuovo. Sono state estirpate le erbacce, raccolti i rifiuti, cementate le buche e ritinteggiate le strisce del campo da gioco, verniciati i pali ed i cartelloni, affisse le reti e posizionati i canestri. Il tunnel d'accesso era stato tappezzato di foto, striscioni e messaggi.
A fine mattinata, una classe del Liceo, come concordato precedentemente con il professore di educazione fisica, si è unita ai lavoratori e, infilate la magliette degli Scoglio Attivi, "soprattutto le ragazze" fa notare la portavoce del movimento Alessia del Torto, hanno iniziato a pulire e a dare una mano dove c'era bisogno.
Verso mezzogiorno si è iniziato ad accendere la brace e ad allestire per il pranzo: "Abbiamo preparato un sacco di roba da mangiare, perché fosse una giornata in cui tutti potessero stare bene, per lavorare si, ma anche fare festa insieme" dice Massimiliano Ranfagni.
Ed è il momento in cui tutti si fermano un attimo per mangiare e condividere le proprie impressioni, quello in cui una punta di delusione trapela. Un paio di loro fanno i conti delle persone presenti: "del gruppo promotore siamo 22/23, più un'altra trentina. È il 2% degli iscritti al gruppo facebook, mi aspettavo un po' più di partecipazione". Per fortuna, c'è sempre qualcuno più ottimista: "ma ci sono stati i ragazzi della scuola, e poi ci sono un sacco di bimbi!" I bambini infatti sono tanti, e tutti attivissimi. Molti di loro erano già presenti alla prima azione di sensibilizzazione alla cura dei luoghi pubblici organizzata dagli Scoglio Attivi il 16 Febbraio scorso ai Giardini delle Ghiaie, molti partecipano per la prima volta, ma hanno capito al volo qual'è lo spirito dell'iniziativa e infatti, bastava guardare loro per intuire quanto grande fosse stato il successo della giornata. Instancabili, a trasportare secchi e pennelli, a rastrellare via le erbacce e contare i pesantissimi sacchi di roba da smaltire, tutti in cerca di guanti e di attrezzi, come i grandi. L'educazione alla cura e al rispetto che passa attraverso l'esempio pratico e l'esperienza diretta è molto efficace. "Altro che chiacchiere e lamentale, qui le cose si fanno!", è questo, semplificando, il messaggio che arrivava guardandoli, mentre si mettevano d'accordo e collaboravano per rendere migliore un'altro di quegli spazi in cui spesso si erano già incontrati per giocare. E proprio in quel momento, quando anche i grandi, terminata la pausa pranzo, si sono già risudddivisi i compiti per portare a termine le operazioni di riqualificazione, dalle casse del portatile parte un pezzo famoso del vecchio gruppo rock italiano "CCCP-Fedeli alla linea", tratto dall'Album "Affinità - Divergenze fra il compagno Togliatti e noi del conseguimento della maggiore età" del 1986:
Curami curami curami
Prendimi in cura da te prendimi in cura da te
Curami curami curami
Che ti venga voglia di me che ti venga voglia di me
Curami curami curami
Verranno al contrattacco con elmi ed armi nuove
Verranno al contrattacco ma intanto adesso
Curami curami curami
Sembra il grido d'aiuto di una Portoferraio malmessa che vede finalmente uno spiraglio a cui aggrapparsi per poter sopravvivere e ritrovare la sua dignità.