Ciao, Ivano, non pensavo tu andassi via così presto. Ti ho conosciuto tanti anni fa, non ricordo neanche dove e come, ma so che eravamo insieme a condividere le stesse idee e a combattere le stesse battaglie.
Venivi spesso all'Elba, al mare, in una pensione (credo) vicino alla spiaggia delle Prade, ancor giovane ma già con la fama dello storico rigoroso, studioso della Storia della Resistenza e anche degli anni bui del fascismo, sempre a scavare negli archivi e a recuperare memorie dai più dimenticate o ignorate.
Con un tuo studio pubblicato nel 2009 sugli antifascisti e i perseguitati elbani ci hai fatto conoscere un periodo della nostra storia, della storia atroce di centinaia di cittadini che durante il ventennio subirono violenze, angherie, ingiustizie e l'umiliazione della sorveglianza poliziesca, della costrizione all'esilio politico o al deferimento al tribunale speciale. A ciascuno di loro hai dato un nome, una famiglia, un volto.
Di questo ti sono grato, così come ti sono grato della tua recente presenza a Rio Elba per la celebrazione del 2 Giugno e la commemorazione di Ilario Zambelli, figlio di questa terra, medaglia d'oro della Resistenza, martire delle Fosse Ardeatine.
Con te ho perso un caro amico, un compagno, una bella persona come poche si ha la fortuna di conoscere lungo il percorso della nostra vita. A tua moglie Gabriella e a tuo figlio Niccolò un caro e affettuoso abbraccio.
Danilo Alessi