La bandiera di Capoliveri sarà issata sulla grande terrazza che sovrasta il municipio e in piazza Matteotti, sabato 29 marzo, una data simbolica, che richiama e sottolinea con fierezza l’indipendenza della comunità locale. Proprio il 29 marzo dell’ormai lontano 1906, Capoliveri si staccò dal comune di Porto Longone. Il percorso decisionale partecipato che ha portato alla scelta della foggia finale giunge così a naturale compimento. D’ora in poi il vessillo, attraverso una sapiente architettura di emblemi e significati istituzionali forti, rappresenterà l’orgoglio capoliverse.
Partendo dall'iconografia che nel 1906 fissò sulla tela ricamata l'immagine iconica di un guizzante delfino attorcigliato ad un ancora, ricorda Ruggero Barbetti, è stata scelta una bandiera ad alto contenuto simbolico per richiamare i temi istituzionali attraverso uno strumento moderno, che mancava nella nostra comunità, per raccogliere in un unico segno i temi che riassumono la nostra identità. La bandiera è orlata da un elegante margine blu, riferimento istituzionale all'Unione Europea ma anche citazione estetica del mare che bagna la costa di Capoliveri. In essa sono compresi i gloriosi colori della bandiera nazionale, il verde, il bianco e il rosso su cui campeggiano le preziose tre api di napoleonica memoria, simbolo di un passato elbano nobile e glorioso. Nel centro, cuore del drappo, su sfondo verde troneggia lo splendido gruppo del delfino guizzante, unito alla grande ancora marinara.
Tutti i cittadini saranno chiamati a festeggiare il nuovo simbolo, il prossimo 2 giugno, durante la festa del Cavatore.