E’ passata una settimana dalla quarta rassegna “Elba Aleatico” ed è stata un successo di pubblico, più di mille persone, per la stragrande maggioranza elbani, in un pomeriggio di apertura in una data non turistica. Bisogna ringraziare il Comune di Portoferraio per aver sostenuto questa iniziativa fin dal primo anno, e lo sforzo organizzativo della delegazione elbana dell’AIS rappresentata da Antonio Arrighi. Possiamo constatare l’affezione dei cittadini elbani a questa manifestazione e il valore simbolico che rappresenta l’Aleatico per l’Elba. Quindi tutto bene potremmo dire? Qualche considerazione credo vada fatta: penso che “Elba Aleatico” abbia le potenzialità per diventare la vetrina di tutta l’enogastronomia elbana, con l’Aleatico, unica DOCG di vini passiti, a fare daemblema insieme agli altri eccellenti vini DOC, alla Palamita presidio Slow Food, e a tutti i prodotti di qualità tradizionali o nuovi che vengono prodotti. Per raggiungere questo obiettivo bisogna innanzitutto che ci sia la consapevolezza diffusa dei produttori e dei soggetti istituzionali e di categoria dell’importanza che l’enogastronomia ha per il turismo, per il territorio, per lo sviluppo locale.
Penso che “Elba Aleatico” debba essere ripensata come un “format” di promozione dell’enogastronomia elbana dove il vino venga proposto insieme agli altri cibi e anche a chi li prepara, ai cuochi che si stanno via via affermando. Credo che le tradizioni enogastronomiche elbane e la capacità di innovazione possano essere meglio rappresentate trovando una data più adeguata per attrarre dei visitatori da fuori, e una durata maggiore che preveda anche eventi collaterali e un maggior coinvolgimento dei ristoranti. Si insomma una festa dell’enogastronomia elbana che possa diventare un punto di riferimento annuale. “Elba Aleatico” come “format” può e deve essere “esportato” fuori dall’isola come modello di promozione del buon vino, del buon cibo, del territorio elbano. Questo vuol dire strategia, collaborazione, risorse e mai come in questo periodo, dove è stata fatta la scelta di introdurre una tassa di sbarco per supportare la promozione turistica, ci sono le condizioni per poter pensare concretamente a sviluppare questa ipotesi per gli anni a venire. Ci sono le competenze messe in campo dalla Gestione Associata per il Turismo, c’è la passione e la conoscenza delle realtà associative del territorio, c’è l’attenzione delle istituzioni provinciali e regionali a queste realtà emersa anche nella presentazione di “Elba Aleatico” che abbiamo organizzato con Vetrina Toscana a Firenze a Villa Fabbricotti in marzo, e dell’attenzione riscontrata dai media. Mi auguro che il successo di “Elba Aleatico” 2014 segni la direzione per il futuro, che i soggetti interessati inizino a prendere in considerazione di questa ipotesi.
Valter Giuliani
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