C’è chi sta lavorando alacremente per farci diventare immortali. Per poter interagire con i nostri congiunti, con gli eredi, con gli amici e le amiche.
Un imprenditore romeno, Marius Ursache ha messo a punto un software Eterni.me che attraverso un Avatar in 3D si può interagire con un Caro Estinto.
Occorre un computer e grazie ad algoritmi molto complessi di può ricostruire la vita del defunto che rimane così immortale. Nei giorni scorsi il Times di Londra ha reso noto alcuni dettagli della start up di Ursache: una piattaforma on line che attraverso milioni di dati del morto, attraverso la sua presenza in rete ed in particolare sui social network potrà riproporre il comportamento in vita e quindi rassicurare, consigliare, raccontare a parenti ed amici vecchi momenti trascorsi insieme come se fosse ancora in vita.
Chi si connetterà con Eterni.me potrà dialogare con l’Avatar. Sarà difficile, grazie a questo nuovo prodotto, secondo i più critici, elaborare un lutto o non accettare la scomparsa di una persona cara.
Certo tutto è ancora da sperimentare ma anche la nostra idea di morte o di immortalità grazie alle tecnologie inizia a cambiare.
Tutto in piena sintonia con quanto ha dichiarato in una recente intervista il sociologo Zygmunt Bauman: “viviamo nel culto delle novità, con cui la modernità liquida ci sorprende quotidianamente. Siamo attaccati ai nostri oggetti, ma ciò non ci impedisce di buttarli nel cestino non appena esce un nuovo modello. E’ un sistema piuttosto intelligente per espungere l’idea della mortalità nella nostra agenda quotidiana: ci sono così tanti eventi che non resta posto per altro”.
Un tema che in maniera diversa affronta anche il filosofo Remo Bodei nel suo ultimo lavoro Generazioni. Età della vita, età delle cose (Laterza) dove sostiene che :”i giovani tendono a rimanere più lungo a casa, i vecchi cercano una seconda giovinezza e restano spesso produttivi dopo il pensionamento”.
Certo prima la vita era più breve e la morte qualcosa che comunque sapevamo doveva arrivare inesorabile e puntuale. Oggi le tecnologie ci fanno illudere di poter fare passi indietro e addirittura di restare immortali.
Il regista Woody Allen in forte controtendenza con questo nuovo portale dell’eterna vita ha più volte ha ripetuto la frase: “Non mi interessa l’immortalità attraverso l’arte; io non voglio morire”.
Ed è in questo gioco vita-morte che l’uomo non riesce più a ritrovare una sua dimensione se cerca l’immortalità. Di recente un grande scrittore ci ha lasciato: Gabriel Garcia Marquez. Sosteneva nei suoi scritti che “la vita non è quella che si è vissuta…ma quel che si ricorda per raccontarla…”
L’idea di far raccontare la vita dopo la morte, attraverso un Avatar che parla con parenti ed amici è comunque originale. E quindi saremo…. Eterni.me…
Francesco Pira