Lunedì 12 maggio il salotto del Librio ha fatto capolino sotto i portici di Calata Mazzini invitando visitatori occasionali e vecchi amici a visitare la mostra fotografica di Gianluca Pagnini in compagnia della musica del duo Alice Castells-Luca Anselmi.
"Poppies and Friends" è un'esposizione nata dal desiderio della libraia Silvia di ospitare alcuni scatti di Gianluca, con il quale esiste da anni un forte legame d'amicizia. La scelta è ricaduta su circa quaranta immagini aventi come soggetto papaveri e altri elementi floreali, catturate dal fotografo lungo le strade percorse durante i suoi numerosi viaggi in Italia ed Europa.
Pagnini non è fotografo di professione, la sua è una passione profonda che lo ha accompagnato nel corso degli anni portandolo, già trentenne, a conseguire due diplomi a Londra: la sua formazione è avvenuta prima dell'avvento del digitale e, nonostante egli abbia tentato di esplorare le nuove possibilità offerte da tecniche più all'avanguardia, preferisce rimanere fedele ad un approccio alla fotografia più tradizionale. Gianluca sceglie consapevolmente di non dedicare troppo tempo alla manipolazione delle immagini al computer, bensì piuttosto di assaporare i momenti regalati dall'esperienza diretta sul campo: per questo motivo solo quando la fotografia ottenuta risulta troppo piatta, egli si diverte a giocare con luminosità, contrasti ed altri effetti ottenuti con l'ausilio di semplici programmi alla portata di tutti.
Pagnini parlando di sè e della sua attività si definisce un "fotografo d'assalto" per il fatto che, durante il processo creativo, non è solito procedere con pazienza, nè tantomeno premeditare il risultato che desidera ottenere. L'istintualità che caratterizza e guida il suo rapporto con la fotografia lo porta a compiere scatti di elementi o situazioni che colpiscono inaspettatamente la sua immaginazione: l'ispirazione, però, non è cosa scontata, poichè capita che di alcuni luoghi visitati non vi sia traccia di immagini: "non c'era niente da fotografare!" afferma Gianluca con la rara sincerità che lo caratterizza.
Egli si definisce inoltre un "fotografo povero" in quanto raggiunge i risultati mostrati riuscendo a contenere notevolmente le sue spese: la macchina fotografica da lui usata non si trova nei cataloghi di più recente uscita e alcuni degli effetti che vediamo sono ottenuti solo attraverso l'aiuto di un paio di vecchie lenti.
"Poppies and Friends" rappresenta un fresco e piacevole esempio di tutte le caratteristiche sopra citate. L'esposizione ha permesso di animare gli scaffali della libreria con un'esplosione di colori che, strizzando l'occhio alla Pop Art americana, riempiono di serenità gli occhi di chi osserva.
Alice Betti