Una prima riflessione sull’andamento del voto elbano fa emergere un’apparente contraddizione: per la prima volta nella sua storia il maggior partito del centrosinistra risulta il primo (se si tiene conto del voto europeo) in tutti i comuni dell’Elba, riportando una vittoria schiacciante sul centrodestra, ma contemporaneamente gli elbani consegnano ad una Forza Italia in profonda crisi altrove un risultato amministrativo lusinghiero.
Il centrosinistra perde infatti Portoferraio, la Città dell’Elba, il comune principale, ed il più piccolo per numero di abitanti: Rio nell’Elba (dove si presentava peraltro diviso in due liste che hanno “servito” la vittoria a Claudio De Santis) e strappa alle destre con Lorenzo Lambardi “solo” Campo nell’Elba la “capitale turistica” elbana, dove il sindaco uscente Segnini è andato incontro ad una sconfitta clamorosa anche in termini numerici
Ci sarà tempo per le analisi di dettaglio sui flussi di voti che si sono registrati, ma il quadro portoferrraiese è ad esempio lampante: a condurre alla sconfitta la candidata di PD-SEL Pellegrini non è stata solo la presenza della lista civica Cambiare in Comune che per quanto “civica” ha chiaramente eroso più voti alla sinistra che alla destra, riuscendo a portare la capolista, come consigliere di minoranza in consiglio, ma anche il voto “disgiunto” di un buon numero di elettori che hanno votato per il PD alle europee e per altre liste alle amministrative.
Pessimo risultato anche quello dei Cinque Stelle che si collocano solo al quinto ed ultimo posto, superati perfino dal candidato di Fratelli d’Italia, nella competizione portoferraiese, passando dal 19% delle europee ad poco significativo 7% insufficiente perfino a garantire M5S una presenza in consiglio comunale.
Confermati “come da copione” più che doppiando la concorrenza il sindaco di Capoliveri Barbetti (il sindaco più popolare stando alle percentuali) e quello di Marciana Anna Bulgaresi che più di misura vince comunque con un buon risultato.