Il Magistrato della Venerabile Arciconfraternita di Misericordia di Portoferraio ha deciso di condividere l’appello del Presidente delle Misericordie della Toscana, avv. Alberto Corsinovi, che nel corso dell’Assemblea nazionale delle Misericordie, tenutasi a Firenze il giorno 31 maggio, in occasione dei 770 anni dalla fondazione della Confraternita della Misericordia di Firenze, da tutti considerata la “Misericordia Madre”, ha evidenziato una situazione insostenibile nei rapporti con la Regione Toscana, per quanto riguarda i rimborsi per il trasporto sanitario e la gestione del sistema di emergenza territoriale.
Il Presidente Corsinovi ha parlato del difficile momento nei rapporti con la Regione Toscana e della necessità assoluta che siano rivisti ed aggiornati i rimborsi per i punti di emergenza territoriale della rete del 118, che in Toscana sono 140 e tutti gestiti dal volontariato.
Per ciascun punto di emergenza la Regione Toscana rimborsa 88mila euro, contro i 288mila del Lazio e i 390mila della Lombardia.
Le Associazioni di volontariato mettono a disposizione sedi, automezzi di soccorso moderni e con attrezzature all’avanguardia e un equipaggio formato da tre unità di personale (1 autista e 2 soccorritori di livello avanzato). Gli 88mila euro, che vengono riconosciuti oggi, sono gli stessi del 1999, con il semplice adeguamento Istat, a dispetto dei tanti adempimenti e oneri che si sono aggiunti da allora.
La Venerabile Arciconfraternita di Misericordia di Portoferraio invita i rappresentanti di Federazione Misericordie, ma anche quelli di Anpas e Croce Rossa, a porre con determinazione il problema dell’adeguamento dei rimborsi alla Regione Toscana, arrivando ad una soluzione entro la pausa feriale estiva.
La nostra Misericordia è consapevole che il volontariato debba contribuire al bene comune, come per secoli è stato, in linea con l’impegno di carità e di solidarietà verso il prossimo che intendiamo rappresentare.
Le nostre Associazioni non devono certo pretendere il rimborso di tutti i costi che la Regione dovrebbe sostenere con una gestione diretta, come la legge impone. Ragionevole sarebbe, a nostro giudizio, il rimborso del 50% di detti costi, contribuendo il volontariato alla restante parte.
La Misericordia di Portoferraio invita le Associazioni consorelle a condividere questo appello.
Il Governatore
Simone Meloni