L’orientamento assunto dalla Conferenza dei Servizi di mercoledì 25 è stato, aimè confermato dalla decisione di ieri del Consiglio dei Ministri. La Concordia andrà a Genova. “Non possiamo dire che la decisione sia giunta inaspettatamente – commenta con rammarico il Segretario PD Val di Cornia-Elba Valerio Fabiani - ma eravamo convinti, e lo siamo tutt’ora, che la Concordia dovesse venire a Piombino perché soltanto così si sarebbe ridotto al minimo il rischio ambientale e compensato, anche simbolicamente, il grande danno economico e sociale subito dalla Toscana. Noi lo abbiamo detto e ribadito più volte e con più mezzi, addirittura imbarcandoci per simulare il tragitto Giglio-Genova con l’obiettivo di farci sentire e vedere a tutti i livelli, tenendo accesi i riflettori sulle nostre ragioni. Questo non è bastato. Avremmo preferito sentire qualche parola in più a sostegno dell’ipotesi Piombino soprattutto da chi fa dell’ambiente e della sua tutela una missione. Di contro ci sentiamo di ringraziare il Presidente Rossi che, come di consueto, ha avuto il coraggio di metterci la faccia, di fare una scelta e combattere per realizzarla”.
E tornando alla decisione di ieri nel Consiglio dei Ministri Fabiani aggiunge: “Prendiamo atto della decisione presa e svolgeremo la nostra parte in tal senso, amareggiati e un po’ contrariati, però, dal fatto che l’ipotesi Piombino non sia stata a nostro modo di vedere sufficientemente approfondita e vagliata. Nonostante questo Piombino non molla. I lavori procedono spediti e a settembre, come programmato, il Porto di Piombino sarà pronto con draghe a 20 metri, il bacino che avrebbe potuto e dovuto accogliere il relitto e che potrà comunque ospitare nuovi traffici e dar vita a nuove opportunità di lavoro. Un porto che come detto sin dall’inizio a prescindere dalla Concordia dovrà diventare Polo Europeo di rottamazione, manutenzione e refitting delle navi”.
E concludendo il Segretario Fabiani sottolinea le difficoltà di questa partita: “Una battaglia che spesso abbiamo fatto un po’ in solitudine. L’ha fatta la Toscana, la Regione ed il Comune di Piombino con il Sindaco Gianni Anselmi prima e Massimo Giuliani dopo, che all’indomani della sua elezione si è trovato da subito ad affrontare una situazione difficile e complessa, senza mai sottrarsi. L’ha fatta il PD di Piombino e della Val di Cornia – Eba. Tra il silenzio assordante della destra e con il movimento cinque stelle che addirittura tifava per portare il relitto a Palermo, spiegandoci le ragioni del no a Piombino. Le battaglie si vincono e si perdono, ma noi possiamo dire di non aver lasciato niente di intentato. Il nostro impegno proseguirà insieme al Governo attorno ai punti dell’Accordo di Programma, per il futuro della città e dell’intero territorio.”