«A due mesi alla riapertura delle scuole, la continuità territoriale dell’Elba è ancora messa in discussione: in questi giorni, infatti, è arrivato in Regione il grido di allarme di alcune famiglie elbane sulla chiusura del convitto D’Alesio di Livorno. La struttura, grazie ai finanziamenti annualmente erogati dalla Provincia di Livorno, ospita gli studenti delle isole toscane che devono venire a studiare a Livorno (in prevalenza all’Istituto Nautico Cappellini), ma quest’anno, come confermato dallo stesso direttore, non dovrebbe riaprire, mettendo in grave difficoltà famiglie con una bassa soglia Isee o che vivono nell’arcipelago toscano. Famiglie che, oltre alle tasse di iscrizione, saranno così costrette a pagare affitti salati solo per poter consentire ai propri figli di proseguire nel percorso scolastico o iniziare il ciclo di studi». Lo rende noto il consigliere regionale membro della IV commissione Politiche Sociali, Gian Luca Lazzeri, che sul caso ha presentato un’interrogazione in Consiglio Regionale.
«Il convitto D’Alesio – sottolinea – dal 2006 ospita 12 ragazzi iscritti all’Istituto Nautico Cappellini di Livorno o ad altri istituti superiori labronici. La struttura ha potuto svolgere questa importante funzione grazie ai contributi che annualmente sono stati stanziati dalla Provincia di Livorno, mentre l’immobile è stato conferito dalla famiglia D’Alesio, nota famiglia di armatori livornesi sensibili alle problematiche di chi vive nelle isole toscane».
Secondo le segnalazioni delle famiglie, a mettere in ginocchio la riapertura del Convitto per l’anno scolastico 2014/2015 sarebbe «la riforma delle Province, inclusa quella livornese che nel 2013 impegnò 30.000 euro da destinare all’istituto. Una riforma che, in base alla legge di riordino dello scorso 8 aprile, avrebbe dovuto ridefinire entro l’8 luglio le funzioni da svolgere. Inoltre era atteso anche un decreto del presidente del Consiglio dei ministri per stabilire i criteri per individuare le risorse finanziarie e umane da trasferire in base alla nuova ripartizione delle funzioni. Purtroppo tutto ciò non è ancora avvenuto e il direttore ha comunicato la chiusura del Convitto»
Lazzeri ha presentato un’interrogazione in Consiglio regionale e ha inviato una lettera all’assessore alla Scuola della Regione Toscana, Emmanuele Bobbio. Il consigliere si appella in primo luogo «al presidente Enrico Rossi, che tra l’altro nel suo libro “Viaggio in Toscana” ha definito l’Elba “isola bella che non è sola”, a fare chiarezza sull’accaduto e a tutelare il principio della continuità territoriale e dell’inclusione scolastica permettendo a questi studenti di iniziare o completare il proprio ciclo di studi. In secondo luogo chiedo alla Giunta una verifica sul futuro del convitto e di valutare seriamente una presa in carico della situazione, per quanto di competenza, intervenendo tramite le somme riconosciute alla Provincia di Livorno per i progetti educativi zonali, quantificati per un totale di 721.007,49 euro. I soldi per gli alunni dell’Elba vanno trovati – conclude – ed è necessario intervenire subito per evitare che “quella sensazione di declino” su cui Rossi ha di recente lanciato l’allarme non si trasformi in una certezza».