Sono trascorsi nemmeno due mesi dalle elezioni amministrative ed il volto della nuova amministrazione Lambardi inizia a svelarsi.
Dopo la nomina di un esterno ad assessore al bilancio e vice sindaco, ancora da definire se incompatibile o meno, nonché una pletora di delegati (ben 13 ) anch'essi esterni con i ruoli più disparati, la nuova iniziativa è data dal Consiglio Comunale straordinario convocato in tutta fretta per il giorno 18 luglio con oggetto all'ordine del giorno "Proroga termini di pubblicazione del Piano Strutturale adottato con deliberazione del Consiglio Comunale n.17 del 09.04.2014".
Per comprendere meglio la vicenda in oggetto è necessaria una premessa.
Il comune di Campo nell'Elba è l'unico comune della Toscana sprovvisto di un Piano Strutturale.
L'ultimo ed unico strumento urbanistico vigente è ancora il Piano di Fabbricazione del 1977.
Considerata tale situazione l'amministrazione Segnini ha messo tra le sue priorità quella di procedere con la stesura del Piano Strutturale in modo da adeguare anche il nostro territorio alle normative vigenti.
Tale adeguamento è vieppiù necessario ed urgente in quanto il Piano Strutturale è il presupposto per lo sviluppo di tutti quegli strumenti di pianificazioni di cui il nostro Comune è sprovvisto (es. Regolamento urbanistico, Piano regolatore del Porto, Piano spiagge, ecc....) in modo da consentire quello sviluppo ormai non più procrastinabile.
Pertanto la precedente amministrazione ha "scongelato" l'Ufficio di Piano, che giaceva pressoché dimenticato, costituito nel 2006 (con l'avallo della Regione e tra le associazioni private da Legambiente) tra i comuni di Portoferraio, Campo nell'Elba, Marciana e Rio nell'Elba ed ha iniziato il lungo percorso necessario alla formazione del Piano Strutturale.
Durante tutto l'iter che ha portato all'adozione, l'ufficio di piano è stato costantemente in contatto con gli uffici regionali ed ha concertato con gli altri enti interessati - PNAT, Autorità Portuale Regionale, Autorità di Bacino, ecc...- le modalità di redazione dello strumento.
Inoltre sono stati promossi degli incontri pubblici con la popolazione ed i professionisti per illustrare, passo dopo passo, lo svolgimento del procedimento.
A questo proposito basta ricordare l'incontro pubblico tenuto durante l'anno 2013 per illustrare il documento di Valutazione Ambientale Strategica o i due incontri della primavera del 2014 che hanno illustrato il Quadro Conoscitivo, gli obiettivi del Piano e le cartografie comprensive delle UTOE.
Alla conclusione di questo lungo iter, che ha visto anche un coinvolgimento e una condivisione ampia degli uffici regionali, si è proceduto con l'adozione del Piano Strutturale e la sua pubblicazione nel Bollettino Ufficiale della Regione Toscana (BURT) nonché sull'Albo Pretorio del Comune in data 21 maggio, data dalla quale decorrono i 60 giorni previsti dalla Legge per consentire ad Enti Pubblici - Regione, Provincia, PNAT, Autorità di Bacino, Soprindendenza, Autorità Portuale Regionale, ecc... - privati ed associazioni (es. Legambiente) di presentare osservazioni.
Tale termine scadeva il 20 luglio e le osservazioni presentate sono state solamente 10 ed esclusivamente di privati.
NESSUNA osservazione è stata presentata da Enti Pubblici, quando, normalmente, sono alcune decine se non di più.
E per provvedere con la definitiva approvazione il Comune è tenuto ad adeguarsi alle osservazioni degli altri Enti Pubblici.
Ora, anche a chi non è esperto di urbanistica, non può sfuggire l'importanza della circostanza di cui sopra che dimostra, inequivocabilmente, la bontà del lavoro svolto dalla precedente amministrazione che potrebbe, dopo quasi 40 anni, portare il nostro comune a dotarsi di una moderna pianificazione del territorio.
E qui viene il bello.
L'amministrazione Lambardi a DUE giorni dalla scadenza del termine per presentare osservazioni, tira fuori il coniglio dal cilindro e con motivazioni raffazzonate decide di prorogare di altri 60 giorni la scadenza, il tutto SENZA CHE NESSUNA norma di legge né statale né regionale consenta tale proroga.
Ora la domanda è: anziché adottare una delibera di Consiglio Comunale sospettata di illegittimità per il motivo sopra esposto con il rischio di rendere TUTTO il procedimento del Piano illegittimo, se la nuova amministrazione, ritenendo il Piano Strutturale adottato dalla precedente non rispondente al proprio disegno politico, perché non lo ha semplicemente abrogato e non ha proceduto alla redazione di uno Suo?
Forse si vuole "rimettere in pista" soggetti ai quali bisogna onorare degli impegni?
Sarebbe questo il nuovo corso improntato alla trasparenza e alla legalità?
Per avere le risposte basterà attendere 60 giorni...
Nuovo Progetto per Campo