Di sicuro uno strascico polemico tra Rossi e Gabrielli ossia tra la regione Toscana e il ministero dell’ambiente.
Ma dobbiamo evitare che passino in cavalleria aspetti che la vicenda del Giglio ha contribuito solo a drammatizzare e rinverdire e cioè la situazione del santuario dei cetacei.
Il ministro Galletti, ad esempio, dinanzi alla decisione del ministero dell’ambiente francese di far stazionare una sua nave sul confine con la Corsica per il passaggio della nave tornata e rigalleggiare ha detto che se i francesi tengono molto al mare del santuario noi italiani non ci teniamo meno anzi forse anche di più. Affermazione azzardata e non poco perchè il governo francese già prima dell’inchino di Schettino aveva addirittura chiesto che la sede del santuario di Genova passasse a Montecarlo visto che il governo italiano del santuario se ne fregava. E se ne fregava nonostante i non pochi guai dovuti non solo ad una navigazione spesso incontrollata che dei cetacei assai poco si preoccupava. Parliamo delle bidonate di veleni e di altro. Questi problemi resteranno in ogni caso anche se domenica la nave come ci auguriamo arriverà a Genova ‘sana e salva’.
E resteranno per il ministro dell’ambiente come per la Regione Toscana che a differenza del ministero del santuario si è occupata di più e meglio. Sarà anche una buona occasione per dare seguito all’impegno assunto a suo tempo dal ministro Orlando di istituire al parco di San Rossore un’osservatorio sul mare. E sarà pure una buona occasione l’incontro nazionale previsto a Livorno dalla On Velo sottosegretaria all’ambiente proprio su questi temi a novembre. Sono molte infatti le cose che dovranno ora finalmente tornare a galleggiare.
Renzo Moschini