Il gruppo consiliare Nuovo Progetto per Campo intende replicare al comunicato del gruppo di maggioranza Punto e a Capo - Rinascita Campese per rispedire al mittente le accuse di miopia e superficialità per le seguenti motivazioni:
1) A sostegno delle proprie ragioni la maggioranza cita l’articolo 17, comma 3°, della Legge Regionale n.1 del 2005, il quale consente la proroga del periodo per presentare le osservazioni ai piani strutturali. Peccato che tale norma è STATA ABROGATA dall’articolo 83 della Legge Regionale 17 febbraio 2012 n.6. A beneficio dei lettori, e anche della nuova amministrazione, di seguito riportiamo il testo VIGENTE dell’art.17:
1. Fermo restando quanto previsto all'articolo 17-bis, il soggetto istituzionalmente competente provvede all'adozione dello strumento della pianificazione territoriale e comunica tempestivamente il provvedimento adottato agli altri soggetti di cui all'articolo 7, comma 1, e trasmette ad essi i relativi atti. Entro e non oltre il termine di cui al comma 2, tali soggetti possono presentare osservazioni al piano adottato.
2. Il provvedimento adottato è depositato presso l'amministrazione competente per sessanta giorni dalla data di pubblicazione del relativo avviso sul Bollettino ufficiale della Regione Toscana (BURT). Entro e non oltre tale termine, chiunque può prenderne visione, presentando le osservazioni che ritenga opportune.
3. Per gli atti sottoposti a VAS si applicano le disposizioni di cui all'articolo 8, comma 6, della L.R. 10/2010.
[omissis…]
Pertanto, se nel vecchio testo della norma si consentiva la proroga dei termini e nella nuova formulazione no, evidentemente il legislatore regionale ha ritenuto di NON PERMETTERE OLTRE tale facoltà. Prima di accusare gli altri di superficialità, consigliamo, quindi, alla maggioranza di documentarsi meglio o almeno di consultare testi di leggi aggiornati.
2) In merito ai presunti errori formali e sostanziali di cui sarebbe infarcito il PS replicheremo in una successiva approfondita nota, cosa che ci è stata impedita di fare in Consiglio Comunale, poiché la maggioranza non ha fornito preventivamente l’elenco dei rilievi che sono stati avanzati dal Consigliere Rocchi insieme alla convocazione del Consiglio medesimo. A tal fine preme ricordare alla maggioranza, che fa della trasparenza la Sua bandiera, che il Consiglio Comunale è il luogo pubblico istituzionale dove dibattere tra maggioranza ed opposizione i vari argomenti portati all’ordine del giorno nel rispetto dei rispettivi ruoli. Ma per fare ciò è necessario che la minoranza sia messa in condizione di poter svolgere il proprio compito mediante la condivisione preventiva di TUTTI I DOCUMENTI utili ad un dibattito democratico.
3) In merito alla presunta mancanza di comunicazione del PS e di tutti i documenti allegati alla Regione anche tale circostanza è non veritiera in quanto, nel rispetto della normativa vigente, ben 20 giorni prima della pubblicazione del PS e degli allegati sull’Albo Pretorio del Comune, gli stessi sono stati inviati via Posta Elettronica Certificata agli Uffici Regionali. Pertanto i medesimi avevano ed hanno a disposizione TUTTA LA DOCUMENTAZIONE necessaria in formato elettronico in maniera da svolgere qualsiasi osservazione e rilievo ritenevano opportuno. Inoltre la lettera della Regione con protocollo 0011275, citata nel comunicato, porta la data del 22 Luglio, data successiva sia alla convocazione del Consiglio Comunale, sia alla data di scadenza del termine per presentare osservazioni.
4) In merito ai risparmi di risorse pubbliche a cui fa cenno la maggioranza si evidenzia che uno dei motivi che ha spinto l’amministrazione Segnini a perseguire la strada dell’Ufficio di Piano è stato proprio quello di contenere al massimo la spesa per la redazione del PS visto che tutte le risorse finanziarie erano già state stanziate e messe a disposizione dell’Ufficio medesimo, anche se giacevano dimenticate fin dal 2006.
Da ultimo si vuole sottolineare che, se la nuova amministrazione del tutto legittimamente ritiene il PS adottato infarcito di errori formali e sostanziali e, soprattutto, ritiene lo stesso non condivisibile in merito agli obiettivi che contiene, ben avrebbe fatto, nel rispetto delle NORME VIGENTI, ad abrogarlo, prendendosi le responsabilità che governare un territorio comporta, e procedere con un nuovo Piano, evitando scorciatoie non previste dalla normativa urbanistica con il pericolo che, dopo tutto questo ulteriore lavoro, il Piano Strutturale non possa entrare in vigore.