Dopo l'entusiasmo della riapertura del 18 Maggio tutto si basa ancora sul volontariato delle ragazze di Archeo Color. E' mia intenzione, quale assessore alla cultura, e dell'amministrazione tutta, dedicare maggior attenzione a questo importantissimo sito archeologico. Il luogo deve essere inserito in un sistema museale che unisca tutti i siti e i musei di Portoferraio stabilendo un unico ticket per i nostri ospiti che permetterà di poter visitare la Villa delle Grotte, il Museo della Linguella, le Fortezze e, previo auspicato recupero, l'area dell'ex " Lazzeretto" . Andando oltre, riuscire, in accordo con la soprintendenza, ad inserire nel circuito anche le residenze Napoleoniche e oltre; Infatti é attraverso il settore della cultura che possiamo definire un percorso. Bisogna ripensare il modo di fare turismo, pensare all'isola d'Elba non dovrà più voler dire pensare esclusivamente alle bellezze naturalistiche, ma all'Elba Parco Culturale, puntando a valorizzare e sfruttare turisticamente il nostro patrimonio millenario. Ragion per cui il sito archeologico va inserito nei flussi turistici e il tutto va organizzato e pianificato con la collaborazione del territorio.
La villa romana delle Grotte non ha niente da invidiare agli altri siti archeologici presenti in Toscana, dice Luisa Quaglia, archeologa e volontaria. Pensate che 2000 anni fa fra questi giardini, in questi corridoi ci passeggiava Ovidio ospite della famiglia dei Valerii prima del suo esilio sul Mar Nero. Ora se non ci fossero i volontari, a cui va tutto il nostro ringraziamento, non sarebbe possibile tenerlo aperto. Mancanza di una pubblicità adeguata, segnaletica che lo indichi, parcheggio sterrato e pieno di buche. Molto importante sarebbe per noi in questa fase, un allaccio all'energia elettrica per illuminarlo. Vi immaginate lo spettacolo che si vedrebbe da Portoferraio di sera! In questo modo si attirerebbero molto più visitatori, conclude Luisa.
Roberto Marini, vicesindaco di Portoferraio