Sono rimasto piacevolmente sorpreso nel leggere il recente articolo sulle intenzioni dell’Amministrazione da Lei guidata, tese a celebrare i Cento Anni dai tragici eventi della Grande Guerra, nel ricordo di tutti i Caduti sui vari fronti, particolarmente dei nostri concittadini. Mi lascia invece perplesso il progetto di restauro del Monumento della Vittoria, dal momento che, essendo in bronzo mi sembra goda ottima salute; solo l’ala destra, colpita da una scheggia di proiettile durante i momenti concitati dello sbarco alleato del giugno ’44, è li ha testimoniare il passaggio dell’altrettanto drammatico Secondo Conflitto. Non sarebbe più opportuno anziché effettuare un restauro poco utile, dotare nuovamente la Piazza della vittoria di una copia del bassorilievo in bronzo commissionato nel 1926 allo scultore Mario Moschi, da un comitato di Campesi guidato dal pittore Plinio Nomellini, bassorilievo scomparso proprio nei giorni dello Sbarco Alleato del giugno ’44, come ben riportato in alcune immagini di repertorio di quei giorni, delle quali Le allego copia?
Non ritiene altresì più proficuo far in modo che le zone antistanti i Cimiteri di S.Piero e S. Ilario, conosciuti come “Parco della Rimembranza”, possano vedere nuovamente riportate su ogni cipresso le fasce con i nomi dei Caduti della Grande Guerra, magari poste dai giovani alunni delle scuole del territorio?Un simile intervento, come lei potrà vedere, fu già attuato dal nostro “Gruppo La Torre” nel 2009 al vecchio camposanto di Marina di Campo, in occasione del centenario della nascita dell’Eroe Teseo Tesei, M.O.V.M. nativo di Marina di Campo, e delle celebrazioni volute dal Comune per la inaugurazione del Monumento a Tesei, nella Cappella della Memoria del vecchi Camposanto Monumentale.
Ma ritornando alla mia sorpresa poco sopra espressa, non posso non chiederLe come mai i Caduti più recenti, Medaglie d’Oro comprese, non vengono da Lei tenuti in alcuna considerazione. Mi riferisco ad esempio al fatto che in occasione della Festa della Repubblica del 2 giugno u.s., nessuna iniziativa è stata promossa dal Comune , nessun corteo, nessuna corona al Monumento ai quei Caduti che permisero, con il loro sacrificio, la reale nascita della Repubblica Italiana ?
Analogo stupore in occasione della ricorrenza del 70° Anniversario dello Sbarco Alleato da Lei liquidato con poche righe sui media locali, asserendo che i tempi non sono ancora maturi, che gli avvenimenti non possono avere una visione di parte, che la ferita è ancora aperta nonostante, mi preme aggiungere, i tentativi di incontro che si sono susseguiti negli anni scorsi, nella sala consiliare a partire dal lontano 1994, in occasione del Centenario della nascita del Comune di Campo nell’Elba. Concordo con Lei sul fatto che la ferita, in chi ha subito violenze, è ancora aperta e, aggiungo non si rimarginerà mai completamente in chi l’ha subita, ma non capisco quali studi e quali esperti dobbiamo ancora interrogare per farci capire che sono trascorsi 70 anni e che la guerra è comunque una grande atrocità. Lei certo conosce quanto di tragico avvenne nel paese di Sant’Anna di Stazzema dove ben 560 civili, specialmente donne e bambini, furono trucidati dalle truppe tedesche in ritirata, ebbene , poco più di due anni fa, fu proprio il nostro Presidente G. Napolitano ad incontrare, con il primo Ministro Tedesco Gauk quella comunità, alla presenza del Presidente Rossi e del Sindaco di Sant’Anna. Tutti si espressero nella più ferma condanna per le atrocità subite dalla popolazione, tutti pregarono quelle vittime davanti al mausoleo a loro dedicato. Le chiedo : “sarà necessario scomodare il Presidente della Repubblica ed il Primo Ministro del Senegal per chiudere anche questo capitolo della nostra storia?”. Eppure Lei fu presente all’incontro dello scorso novembre, chiesto all’amministrazione Segnini dai discendenti di quei senegalesi caduti sulla nostra spiaggia, dove fu proprio lo scrittore Senegalese Pap Khouma ad illustrarci la tragedia dei 120 mila senegalesi strappati, dai comandi francesi, ai loro villaggi per essere addestrati alla guerra e trasportati sulle coste Europee per liberarci dal Nazifascismo. Molti di loro non fecero più ritorno in patria, diverse centinaia lasciarono le loro giovani vite sulla spiaggia di Campo!
Orbene, nello scorso 17 giugno, in occasione del 70° anniversario del cruento Sbarco Alleato, a parte questo scritto sui giornali, nulla è stato fatto dall’Amministrazione per ricordare i Caduti di quei giorni, ivi compresi alcuni nostri concittadini di La Pila, San Piero, i Marmi, accidentalmente vittime degli scontri. La proposta della pubblicazione in lingua italiana di un volume francese su quanto accaduto sul nostro territorio insulare, non è stata per niente considerata; La invito a leggere quel libro, anche per conoscere meglio, essendo Lei molto giovane, il susseguirsi degli avvenimenti prima, durante e dopo l’Operazione Brassard.
Infine, proprio oggi ricorre il 73° anniversario della morte nelle acque di Malta del nostro Eroe Teseo Tesei, unitamente al suo compagno e ad altri 27 tra ufficiali, sottufficiali e marinai della Regia Marina, impegnati in una ardita missione definita dallo stesso Churchill con parole di grande ammirazione nonostante lo sfortunato fallimento. Anche oggi per ricordare questo nostro Valoroso Concittadino, abbiamo curato personalmente la pulizia del piccolo Museo della Memoria, posto un mazzo di rose sull’altare, alzato la Bandiera della Marina Militare a mezz’asta, in ricordo di questi uomini valorosi.
Le chiedo: “ perché nulla è stato fatto dall’Amministrazione per ricordare questi nostri Caduti per la Patria?”
Cordialmente,
Giorgio Giusti presidente del Gruppo Storico “La Torre” di Campo nell’Elba