La nota a firma del Sindaco di Portoferraio, Arch. Mario Ferrari e del Consigliere delegato Dr. Luciano Rossi inviata in data odierna, 27 agosto, al Presidente della Regione Toscana Enrico Rossi in seguito alle affermazioni espresse in materia di sanità
Al Presidente della Regione Toscana
dr. Enrico Rossi
Ill.mo sig. Governatore
Ci vediamo costretti a redigere questo nuovo comunicato perché ci siamo sentiti profondamente delusi da alcune sue recenti esternazioni.
Gli organi di stampa hanno riportato in virgolettato una sua frase pronunciata alla festa del Partito Democratico organizzata nella nostra città il 16 agosto, festa alla quale non abbiamo partecipato prima di tutto perché non invitati, secondariamente poi perché riteniamo che non sia l’ideale luogo di confronto politico tra controparti, ma solo un luogo dove, tra salsicce arrosto, fagioli all’uccelletta e pesce fritto, è sempre stata fatta una autocelebrazione di se stessi per fini di propaganda elettorale, frase che qui di seguito riportiamo:
“Il primo interesse della Regione è quello di salvare la vita delle persone, senza badare a spese. Lo abbiamo dimostrato e continueremo a farlo. Per questo non accetto che nessun politico speculi sulla salute delle persone per i propri fini di consenso”.
E’ una affermazione che ci costringe a fare due considerazioni, la prima delle quali molto ovvia: l’interesse di una regione non può essere solo quello di salvare la vita delle persone, ma dovrebbe essere anche, e soprattutto, quello di salvaguardare la loro salute; chi gestiste la sanità pubblica si dovrebbe preoccupare di fare prevenzione primaria, secondaria e terziaria, che è l’unica forma vera di tutela della salute, ma ormai deficitaria in questa regione dopo che in molti ospedali, compreso il nostro, sono stati ridimensionati e tagliati servizi ambulatoriali ed interi reparti.
E’ stata una frase questa che ha preoccupato non solo noi e molti cittadini presenti e non certo a lei ostili, ma anche altri operatori sanitari, uno dei quali su un notissimo blog locale in data 18 agosto ha scritto “Quest'affermazione, espressa da un così alto dirigente amministrativo è estremamente preoccupante in quanto abdica a quello che il vero compito della Regione e dei loro amministratori: IL DIRITTO ALLA SALUTE, che senz'altro comprende anche la gestione dell'emergenza (e quindi la tutela della vita in pericolo) ma è concetto ben più ampio e profondo”.
Ma veniamo alla seconda affermazione contenuta nella stessa frase, affermazione che ci tocca da vicino, che, come ripeto, ci ha profondamente deluso e sorpreso perché pronunciata da un politico del suo spessore:
“Per questo non accetto che nessun politico speculi sulla salute delle persone per i propri fini di consenso”.
E’ evidente che si riferiva ai documenti presentati durante la campagna elettorale dal movimento Viviamo Portoferraio, e soprattutto al documento presentato in Consiglio Comunale, approvato poi dalla Conferenza dei Sindaci dell’isola d’Elba, ma approvato anche all’unanimità dai gruppi consiliari di minoranza che fanno capo al suo partito, il Partito Democratico, quelli stessi che lo hanno applaudito quando ha pronunciato queste parole, e nel quale si elencano alcune delle attuali problematiche del nostro servizio sanitario. Ma le dirò di più: durante la conferenza dei sindaci è stato presentato dal sindaco Lambardi un ulteriore documento, allegato agli atti, nel quale si lamentavano disfunzioni sanitarie nel territorio di sua competenza.
E una frase questa che, come le ripeto, ci ha deluso, ma è evidente che Lei l’ha pronunciata senza conoscere personalmente chi quei documenti ha elaborato ed è quindi opportuno che il dr. Luciano Rossi si presenti:
ho lavorato per 37 anni nella sanità toscana, sempre e solo in ospedale, “a tempo pieno” come si diceva allora, nei servizi più affascinanti dal punto di vista medico, medicina e pronto soccorso, e per 37 anni non mi sono mai occupato di politica attiva, ho preferito sempre dedicarmi al lavoro che avevo scelto, difficile ma affascinante e gratificante, che ancora oggi rimpiango e vivo nei miei ricordi con una immensa nostalgia. E pensi un po’ in 37 anni non o mai ricevuto una denuncia, non sono stato mai costretto a giustificare il mio operato di fronte ad un giudice ed ho accumulato una serie di lettere e biglietti di ringraziamento che conservo gelosamente. Ho sempre resistito, proprio per dedicarmi al mio lavoro, alle sollecitazioni che mi venivano rivolte da destra e da sinistra e non mi sono mai schierato politicamente; ed oggi, che a 67 anni mi trovo quasi occasionalmente proiettato in questo mondo, Lei mi viene ad accusare di speculare sulla salute dei cittadini per fini di consenso?. Ma Lei crede che la mia residua e limitata vita attiva sia da dedicare ad una realizzazione politica? Mi viene in mente una frase del celebre Toto: “Ma mi faccia il piacere!!!!” E’ probabile che Lei sia abituato a parlare ed agire per fini elettorali e probabilmente nel pronunciare quella frase Lei pensava a me, ma parlava di se stesso.
Ma mi dica: che cosa c’è di strumentale nel chiederle il ripristino nella nostra isola di un reparto ortopedia con un primario ed un organico tali da consentire una operatività soddisfacente! Le dicono niente i nomi di Pierattini, Augusti, Boni? Questi medici hanno rappresentato pochi anni fa l’eccellenza ortopedica di Portoferraio, un eccellenza tale che nessun elbano pensava di andare fuori Elba per problemi di carattere ortopedico, anzi rappresentavano un polo di attrazione; ed oggi a cosa è ridotta? ad un solo operatore coadiuvato da un secondo che viene da Piombino e con un primario di nome ma non di fatto presente sull’isola una volta al mese per visite ambulatoriali e private per portare a Cecina a fini operatori i pazienti; non è questa una totale distruzione di un reparto piuttosto che una sua “razionalizzazione”?
Che cosa c’è di strumentale nel chiederle che il reparto pediatria non faccia la stessa fine, tra l’altro già programmata, e sollecitare perché il primario pensionato, dr. Rizzo, venga sostituito, si conservi l’attuale organico e si mantenga così sull’isola una eccellenza pediatrica quale è stata fino ad oggi?
Che cosa c’è di strumentale nel chiederle un adeguato organico e strutture murarie degne di un moderno Pronto Soccorso? Perché non fa un confronto tra personale strutturato a Piombino, o meglio ancora con altri servizi molto poco distanti da centri universitari, con il numero di prestazioni, e strutturati a Portoferraio!
O vogliamo parlare dell’ormai inesistente operatività chirurgica oculistica una volta pensionato il dr. Dinolfo e che costringe gli elbani a costosi trasferimenti con mezzi e familiari per un intervento di 15 minuti quale quello di cataratta? Le ricordo anche che gli elbani non hanno un rimborso spese per i loro viaggi, come invece hanno i politici per i loro trasferimenti.
E’ strumentale chiederle perché un cardiopatico di Portoferraio debba aspettare 10 mesi, si ha capito bene 10 mesi!, per eseguire un ecocardiogramma? Perché non confronta l’organico dei cardiologi di Portoferraio con quello di Piombino o con quello di altri centri, numericamente a noi inferiori per abitanti e per giunta vicinissimi a centri universitari?
Potrei anche continuare ma è perfettamente inutile perché Lei conosce benissimo la situazione che la sua gestione sanitaria, attraverso il suo assessore Marroni ed i Direttori Generali che negli ultimi anni hanno gestito la sanità della nostra ASL, dr.ssa Calamai e dr. Porfido, si è concretizzata in nome di una razionalizzazione e di una contrazione economica operata sì con trasversalità, ma che non ha mai tenuto conto della nostra insularità e delle difficoltà logistiche ed economiche che questa comporta.
Gent.mo sig. Governatore, sono certo che lettere con questo contenuto non sono gradite, ma le assicuro non è neppure piacevole scriverle, soprattutto vorremmo non essere messi in condizioni di scriverle, ed in verità vorremmo avere l’occasione per scriverle lettere di ringraziamento, ma nei prossimi 5 anni non assisteremo inermi e silenziosi, come è successo da molti anni a questa parte, alla ulteriore progressiva e lenta dismissione della nostra sanità, ed è un nostro preciso impegno, attraverso i nostri comunicati indirizzati alle autorità competenti, quello di una fornire una costante e capillare informazione ai nostri cittadini. Quello che Lei ha definito speculazione… per i propri fini di consenso” noi lo chiamiamo “DOVERE”!
Gent.mo sig. Governatore la nostra “illusione” non è una sala emodinamica, non è una neurochirurgia o una chirurgia toracica o eccellenze sanitarie particolari, la nostra “illusione” è che questo ospedale possa ancora essere considerato tale e soprattutto che ritorni ad essere un ospedale dove non si tuteli solo la vita, ma anche e soprattutto la salute ed al quale gli elbani possono rivolgersi per risolvere le basilari problematiche sanitarie.
Mario Ferrari Sindaco di Portoferraio
Luciano Rossi Consigliere delegato alla Sanità