ISOLA DEL GIGLIO Approvato il conto consuntivo 2011 all’isola del Giglio. Ma solo perché i consiglieri di minoranza, con la loro presenza, hanno consentito l'avvio del consiglio comunale.
«Se fosse mancato lo spirito di responsabilità, le gravi e numerose assenze dei consiglieri di maggioranza avrebbero fatto saltare la seduta, con gravi ripercussioni su tutto il resto», spiega il capogruppo di minoranza Attilio Brothel. Ricordiamo a tutti che il consuntivo deve essere approvato, per legge, entro il 30 aprile e quindi si sarebbe trattato di gravi inadempienze anche dal punto di vista dei tempi.
«Inadempienze gravi già rilevate lo scorso anno dalla Corte dei Conti assieme a molte altre e che quest'anno, con ogni probabilità, si ripeteranno», tuona il rappresentante della minoranza. L'assenza di alcuni consiglieri di maggioranza è ancora meno spiegabile per il fatto che era in approvazione una delle delibere più importanti dell' anno.
«Stendiamo un velo pietoso poi sugli atti, sulla loro preparazione e sulla inadeguatezza della relazione del revisore dei conti, che è l'aspetto che più preoccupa - prosegue il consigliere"
La minoranza, per protesta sia sulla modalità di gestione del consiglio, che sulla predisposizione degli atti sul loro contenuto, «che ancora sulla mancanza dei consiglieri di maggioranza e sul dilettantismo in generale con cui è stata organizzata la seduta non ha partecipato al voto».
Solo il giorno successivo al consiglio si è saputo che la maggioranza ha approvato il tutto, grazie al fatto che la minoranza ha concesso la validità dell'avvio della seduta. «E che probabilmente - aggiunge Brothel - dopo molte e molte telefonate, sarà arrivato qualche assente.
Suggeriamo ai colleghi di maggioranza, quando hanno questi problemi, di non innervosirsi con la minoranza, che anzi dovrebbero ringraziare, ma guardare tra le proprie fila per vedere se le assenze sono dovute semplicemente a menefreghismo oppure sono motivate più seriamente da cause politiche che presto o tardi finiranno per mandare a casa tutti anzitempo. Se a tutto questo vogliamo aggiungere che ancora, quasi a luglio, non è stato ancora approvato il bilancio di previsione, abbiamo detto tutto».
Stefano Feri