È vero che la spending review costringe le regioni a tagliare molti servizi e a sacrificare anche tanti piccoli ospedali, ma la vita di una persona è troppo importante, e non ha prezzo nemmeno per noi che viviamo su un’isola meravigliosa! La nostra felicità però non reclama né megaprogetti, perché irrealizzabili alla luce della crisi economica, né ospedali d’eccellenza, perché inattuabili su un’isola con un bacino stabile di 30mila abitanti, e per di più nella presente fase di controllo della spesa pubblica. A noi basta un ospedale, dove possiamo essere curati, stabilizzati e sottoposti a semplici interventi chirurgici. Tuttavia non ci basta nemmeno l’elisoccorso! E gli ultimi tre decessi di persone infartuate lo dimostrano. Perciò rivendichiamo che senza indugio, si attrezzi una sala di rianimazione e ci sia la possibilità di praticare la terapia intensiva. Occorre, inoltre, che si abbia un servizio di cardiologia presente 24 ore su 24, compresi i giorni festivi. Insomma H24, e allora un solo cardiologo al pronto soccorso è totalmente insufficiente perché, seppure bravo e dinamico, non può umanamente essere sempre presente».
Lorenzo Marchetti