E' di ieri mattina la notizia che sette ragazzi elbani (ad ora forse non più sette, ma tre) sono stati esclusi, per mancanza di aule, dall'iscrizione alla Scuola superiore di II grado ISIS Foresi. Nell'arco di qualche ora è partita una rete di solidarietà di amici e genitori che in vari modi hanno chiesto l'intervento delle istituzioni per capire sollecitare e risolvere.
Nel silenzio più assoluto dell'Istituto, dell'Ufficio scolastico provinciale, ma anche dei Sindaci e della Conferenza zonale dell'Istruzione (composta da tutti gli Assessori elbani all'Istruzione), non essendo in alcun modo accettabile subire passivamente quanto sta succedendo a questi ragazzi che potrebbero essere i figli di ciascuno di noi, mi sono subito attivata per capire i dettagli della situazione, chi e quando avrebbe dovuto attivarsi, come e perchè si è arrivati a una situazione così grave e inverosimile.
Dopo aver appreso che la Preside di riferimento per l'ISIS BRIGNETTI è la dott.ssa Raimo e averle scritto un'email all'indirizzo istituzionale, ho capito che il tempo stringeva e che nessuno stava facendo concretamente niente per affrontare il problema. Ho quindi telefonato all'ISIS di Portoferraio, poi a Piombino e finalmente dopo un giro di chiamate sono riuscita a parlare con la dott.ssa Raimo.
Il quadro non è chiaro, ciò che è chiaro ed evidente è il fatto che alcuni passaggi essenziali sono stati saltati e gli Enti competenti pare se ne lavino le mani. La storia è semplice, ma l'esito folle e drammatico. Al telefono La drssa Raimo spiega, si giustifica, ma non mi convince. Questi i dettagli forniti.
Al 31 gennaio gli iscritti erano 18 (11 per l'Indirizzo Enogastronomico e 7 per l'Indirizzo MAT) a cui sono stati aggiunti con un mero calcolo statistico (sulla base dei bocciati e dei reiscritti negli anni precedenti) un numero di altri 7 potenziali studenti; il numero così ottenuto (solo indicativamente) è quello considerato per definire nella primavera di quest'anno dal Provveditorato di Livorno se all'ISIS di Portoferraio spettavano 1 o 2 prime classi. Peccato (o per fortuna) che nel corso dell'estate, con le iscrizioni degli esterni e dei bocciati, il numero ipotizzato di 25 (più 2 per il sostegno) non corrispondesse concretamente al numero effettivo di 34!
Quali sono i problemi? Quali sono le azioni intraprese? Quali sono state le soluzioni adottate? Andiamo in ordine.
I problemi sono sicuramente strutturali ma ormai anche chiaramente motivazionali. Parte della struttura dell'edificio è crollata da mesi (!!!) e a oggi, 13 settembre, non sono ancora iniziati gli URGENTI lavori di ristrutturazione (!!!). Ma la Provincia cosa ha fatto per garantire il tempestivo intervento al fine di permettere a inizio anno scolastico l'apertura delle aule situate nell'area crollata? Non è che il problema è anche motivazionale perchè alle massime cariche provinciali non interessa e le stesse massima cariche amministrative dell'Elba non si sono interessate e attivate?
Sul piano delle azioni intraprese, inevitabile chiedersi se e come si siano mossi i vari soggetti direttamente o indirettamente interessati (Istituto scolastico, Sindaci e Assessori) per sollecitare la Provincia in questo lungo arco temporale rispetto alla necessità di intervenire subito anche nell'ottica di trovare adeguate soluzioni alternative.
Ma il bello (anzi il brutto) viene adesso. Quali soluzioni sono state adottate? Semplice.
In linea con la totale indifferenza di tutte le Istituzioni, il Collegio dei docenti dell'ISIS di Portoferraio ha proceduto a deliberare l'esclusione degli studenti già bocciati due volte e, quindi, di quelli comunque già bocciati.
In linea con la totale indifferenza , l'Istituto scolastico ISIS non ha nemmeno inviato alcuna comunicazione ai genitori degli esclusi, sottovalutando chiaramente le evidenti conseguenze negative in capo ai ragazzi e alle loro famiglie.
Sempre sulla stessa linea si è mossa la Presidente della Conferenza zonale dell'Istruzione, nonchè Assessore all'Istruzione del Comune di Portoferraio, la quale si è limitata a fornire ai genitori che a lei si sono rivolti l'elenco di numeri di telefono a cui si gli stessi si sarebbero potuti rivolgere.
Dopo tutte le informazioni raccolte e le (scarse) risposte ricevute, non posso non domandarmi: è normale che sia un genitore a doversi attivare a livello istituzionale affinchè sia tutelato il diritto all'istruzione, oltre che a una scuola sicura, costituzionalmente garantito? Non è un preciso impegno della Provincia occuparsi di questo? Non dovrebbe essere una preoccupazione dei Sindaci e della Conferenza sull'istruzione farsi portavoce presso la Provincia dell'inverosimile situazione in cui versano i nostri studenti elbani?
Non sarebbe coerente che una maggioranza che ha deciso di bocciare una mozione di un gruppo di minoranza, presentata il 31 luglio scorso, sul diritto ad una scuola sicura, decorosa e funzionale per presentarne una propria, si attivasse tempestivamente per portare avanti la propria stessa mozione?
Non ci siamo. Non ci siamo su alcun fronte, ma noi non ci stiamo!
Tutto ciò rasenta il ridicolo e l'inverosimile. Tutto ciò è una mancanza di attenzione, di rispetto e di uno scarso impegno istituzionale oltre che personale.
Alessia Del Torto
Consigliere comunale CAMBIARE IN COMUNE