Licenziare la questione della mancata osservazione al PIT con parole come "polemica fine a se stessa" e "completamente falso" ci fa capire quanto il Sindaco Galli non comprenda la gravità di tale negligenza in termini di sviluppo economico e di pianificazione del territorio per Rio Marina e Cavo.
Cercare di far passare il nostro doveroso intervento come ricerca di visibilità, sostenendo - a mezzo stampa - che bastava rivolgere qualche domanda in Comune, mette solo in luce un tentativo disperato di continuare a gettare fumo negli occhi all'opinione pubblica.
AI Sindaco Galli, il quale nella sua intervista afferma che sarebbe bastato un piccolo sforzo di informazione, invece di scatenare una tempesta in un bicchier d'acqua, chiediamo a chi avremmo dovuto rivolgerci, dal momento in cui sia il Segretario Comunale, il Vice Sindaco, oltre ai Funzionari Responsabili coinvolti sono assenti fino alla prossima settimana e che lui stesso era presente in sede soltanto giovedì 9 ottobre 2014. A chi, in questa situazione, avremmo dovuto chiedere? Visto che gli Uffici Comunali non ne avevano copia, soltanto in questa occasione abbiamo potuto chiedere direttamente al Sindaco l'osservazione corretta inviata alla Regione ed è bastato poco per capire che si trattava dello stesso documento, allegato alla famigerata unica Delibera della Giunta Municipale n.94 dello scorso 26 settembre, pubblicata nell'albo pretorio online del sito del Comune di Rio Marina, solamente cambiata di carattere nella scrittura e “tagliata” nella parte finale relativa al Comune di Rio nell'Elba (tra l’altro non del tutto – vedi quinta pagina dove si parla ancora della valle Dei Mulini…)
Vorremmo dire al Sindaco Galli che la sostanza rimane la stessa, in quanto - anche nel nuovo corretto documento: niente è stato osservato per il territorio del Comune di Rio Marina, ad eccezione di cinque righe finali relative al federalismo demaniale della aree minerarie.
La Delibera, Sindaco, l'abbiamo letta attentamente e la nostra interrogazione lo testimonia; infatti abbiamo capito e scritto che il documento si compone di due parti, una a carattere generale ed una particolare, in cui ogni Comune doveva osservare quanto relativo al proprio territorio ed è proprio questo che non è stato fatto.
E non ci venga a raccontare il Galli che bastava l'osservazione a carattere generale, altrimenti come mai gli altri Comuni elbani l'hanno integrata - e bene - con le peculiari osservazioni relative al proprio territorio?
Le amministrazioni locali, infatti, servono ed hanno ragione di essere per difendere e rilanciare la pianificazione del territorio, perché a danneggiarlo e ad abbandonarlo ci pensano già gli altri.
Le uniche parole che il paese meritava, anche se gli effetti sarebbero stati gli stessi, erano: “Scusate, abbiamo sbagliato", ma per questo c'è bisogno di umiltà, che - se posseduta avrebbe spinto l'Amministrazione a chiedere aiuto - magari ai tecnici locali - prima di commettere una mancanza così grave
Invece tutti i protocolli sono saltati, tanto che la minoranza - che rappresenta il 45% dell'elettorato - non viene invitata nemmeno prima dell'adozione di provvedimenti così importanti e quando esercita il suo potere di controllo, nelle sedi istituzionali, attraverso interpellanze ed interrogazioni con domande puntuali, riceve risposte vaghe ed inesatte , da soggetti non previsti dalla legge.
Tutto viene portato avanti così, con approssimazione e superficialità - e i risultati sono sotto gli occhi di tutti.
I consiglieri comunali
Fabrizio BALENI
Fortunato FORTUNATI