Previsto da tempo, si è tenuto giovedì pomeriggio nella sede della Giunta Regionale Toscana un incontro fra l’Assessore all’Ambiente della Regione Toscana, Anna Rita Bramerini e il Sindaco di Rio Marina, Renzo Galli.
Alla riunione erano presenti anche il Sindaco di Portoferraio, Mario Ferrari, nella sua qualità di Presidente della Conferenza dei Sindaci Elbani e il Presidente del PNAT, Giampiero Sammuri. Assente all’ultimo momento l’Assessore all’Urbanistica Anna Marson, rappresentata dall’arch. Filomena Caradonna della Pianificazione del Territorio.
Temi dell’appuntamento, preventivamente concordati, sono stati: la richiesta d’intervento regionale per il completamento degli studi del sinkhole che ha colpito il Piano di Rio, la messa in sicurezza e la bonifica della discarica di Rio Albano, la valorizzazione delle aree demaniali pre-assegnate al Comune, in funzione della disciplina del PIT e del Piano del Parco.
Sul primo tema, il Sindaco Galli, ricordando le buone pratiche introdotte fin dal 2002 dalla Regione Lazio che finanzia al 50% le spese di prospezione geofisica, ha richiesto il co-finanziamento degli studi già iniziati in loc. Piano per accertare l’effettiva estensione del sinkhole, al fine di adottare le conseguenti decisioni in materia urbanistica e di viabilità.
L’Assessore ha fatto presenti le attuali difficoltà della finanza regionale, anche per impegni, come questo, tutto sommato modesti e ha invitato ad introdurre idonea richiesta che verrà esaminata dagli assessorati competenti.
Il primo cittadino di Rio Marina ha posto anche la questione della viabilità, deviata sulla strada comunale, che corre sempre nell’area di rischio, e della necessità, una volta completati gli studi, di prendere una decisione sulla variante, ritenendo fortemente penalizzante per le popolazioni e le attività economiche dell’estremo versante orientale l’attuale situazione.
Sulla discarica di Rio Albano, realizzata negli anni ’90 dal commissario ad acta regionale, è stato preso atto, dopo anni di abbandono e di oblio da parte di tutti gli enti interessati, del finanziamento concesso della Regione Toscana di 104,000 euro, che però dovrà essere restituito. A tale proposito il Sindaco di Rio Marina ha fatto presente che la discarica di Rio Albano deve far parte del sistema dei rifiuti elbani e quindi far carico a tutti i Comuni che a suo tempo vi conferirono, per cui il finanziamento per la messa in sicurezza dovrà a suo tempo essere restituito pro quota dagli stessi. La Regione Toscana ha convenuto su questa impostazione, della quale ha preso atto anche il Comune di Portoferraio, che sarà chiamato in proposito a sottoscrivere con tutti gli altri Comuni elbani un accordo di programma su questo e su altri nodi da sciogliere del ciclo dei rifiuti.
Sull’ultimo argomento, il Sindaco Galli ha fatto presente che i vincoli imposti dal nuovo PIT e dal vigente Piano del Parco, che ha dato un particolare status alle aree minerarie, renderà assai difficile la loro valorizzazione, imposta invece nell’arco di tre anni dalla legge di devoluzione dei beni demaniali nel quadro dell’attuazione del federalismo.
Il Comune di Rio Marina si troverà pertanto nella contraddittoria situazione di essere obbligato ad una valorizzazione economica, perché di valorizzazione economica si tratta, delle aree che tuttavia sono e saranno sottoposte ad una serie di vincoli (invarianza delle volumetrie esistenti, cambi di destinazione d’uso, più restrittiva applicazione della legge Galasso ecc.). Per cui si troverà a dover decidere entro dicembre 2014 se confermare o meno l’assegnazione, senza aver chiara la situazione urbanistica in divenire.
Un’altra questione posta sul tavolo è quella delle acque termali il cui permesso di ricerca è in scadenza e, vistone gli esiti positivi, si deve decidere dove realizzare gli impianti termali.
Il Sindaco Galli ha fatto presente che, nell’attuale situazione, “trema” al pensiero di dare attuazione alla relativa variante di piano, specialmente se la scelta ricadesse in area PNAT, che vorrebbe dire la pratica irrealizzabilità del progetto.
Il Presidente del Parco Sammuri ha confermato anche all’Assessore Bramerini la difficoltà a prendere in mano qualsiasi modifica o variante del Piano del Parco in assenza del completamento del Consiglio Direttivo, che manca ormai da oltre un anno, avvalorando solo per questo- e cioè per ragioni squisitamente burocratiche, che si aggiungono a quelle urbanistiche- le preoccupazioni dell’Amministrazione riese.
Poiché l’Amministrazione di Rio Marina ha recentemente varato la revisione del proprio Regolamento Urbanistico, in scadenza, si è convenuto d’iniziare un percorso con la Regione che terrà conto, pur con tutti i vincoli esistenti ed in itinere, delle esigenze di valorizzazione e di recupero delle aree minerarie, coinvolgendo a seguire il PNAT.
Precedentemente i due Sindaci di Rio Marina e Portoferraio si erano intrattenuti con funzionari della Banca della Terra, realizzata dalla Regione Toscana per razionalizzare e ripristinare l’uso delle terre incolte. Sui Comuni di Rio Marina e di Portoferraio la Regione ne ha già completato il censimento e metterà a disposizione i risultati per favorirne il riutilizzo a fini produttivi, di difesa idrogeologica e dagli incendi boschivi. I due Comuni proporranno sui relativi territori proprie iniziative.