Dunque la compagnine di governo ferajese si appresta a compiere un'altra "prova di forza": tra gli argomenti iscritti all'Ordine del Giorno della seduta del Consiglio Comunale di Mercoledì è iscritta la mozione di sfiducia nei confronti della Presidente del Consiglio Comunale Alessia Del Torto.
L'atto che costituisce un clamoroso ripensamento, visto che la candidatura della Consiliera di Cambiere in Comune fu avanzata e sostenuta (appena qualche mese fa) dal neo-Sindaco in persona, e visto che di norma non si cambia (salvo che per gravi e comprovati motivi) il Presidente (organo di garanzia) di una qualsiasi assemblea elettiva a legislatura in corso.
Le motivazioni ufficiali che saranno addotte a supporto di un provvedimento che è oggettivamente grave, saranno la (tardiva) costatazione da parte della maggioranza della difficoltà del conciliare il ruolo di Garante e quello di consigliere di opposizione nella stessa persona. Formalmente niente da eccepire da parte nostra, visto che (ignari di quanto andava decidendosi nelle segrete stanze biscottiere) avevamo, giusto qualche ora fa, sottolineato la difficoltà di coprire ruoli che potevano entrare anche in conflitto.
Ma un conto sarebbe stato un ripensamento (che secondo noi avrebbe fatto perfino onore alla Consiliera) da parte della interessata, un conto è una defenestrazione bella e buona operata dalla stessa maggioranza che l'ha proposta.
Traducendo in maniera più brutale (ma comprensibile ai più) questa complicata storia istituzionale, si potrebbe sintetizzare così il ragionamento: "Ti avevamo dato la Presidenza del Consiglio, ma siccome ti ostini a rompere le scatole come consigliere di minoranza te la togliamo".
Messa così ci sembrerebbe una vera prepotenza,ingiustificabile politicamente e lontana anni luce dalla pratica democratica. Un altro passo falso che la già inciampantissima Giunta si sarebbe potuta risparmiare.
Così stanti le cose pensiamo che il successore di Del Torto, Ferrari debba necessariamente individuarlo in casa propria.
Infatti come dicevamo che nei panni di Del Torto -al tempo - non avremmo accettato la carica, pensiamo, che nessun altro consigliere della minoranza potrebbe accettare di essere investito del ruolo, visto lo stile di governo di una giunta confusa (e non proprio felice) che come la proverbiale "Regia Marina" cambia ordini dalla sera alla mattina.
Forse nell'indicazione iniziale di del Torto c'era la "furbata" di tentare di acuire le divisioni già ben presenti tra i due gruppi di opposizione, con questa geniale mossa può essere che Ferrari, una mano al ristabilimento del dialogo tra le minoranze la dia. Complimenti.