«Le province, in attesa dell’abolizione costituzionale e a seguito della legge 56/2014, hanno subito una profonda trasformazione, sia nell’assetto sia nelle funzioni. Le province a statuto ordinario sono individuate come Enti di area vasta, con limitate funzioni fondamentali legate alla programmazione e pianificazione in materia di ambiente, trasporto, rete scolastica, all’elaborazione dati, all’assistenza tecnico‐amministrativa per gli enti locali, alla gestione dell’edilizia scolastica, al controllo dei fenomeni discriminatori in ambito occupazionale e alla promozione delle pari opportunità sul territorio provinciale. Funzioni tutte strettamente collegate alle esigenze proprie delle aree vaste o ad attività di supporto per i comuni. Dunque, le nuove province, hanno un ruolo servente verso le comunità locali e i loro cittadini. Il Presidente della Provincia dura in carica quattro anni e svolge anche gli incarichi di consigliere provinciale e di componente dell'assemblea dei sindaci. Il Consiglio Provinciale, composto da dodici amministratori eletti tra sindaci e consiglieri comunali in carica, si occupa di proporre il nuovo Statuto all’Assemblea dei sindaci; approvare regolamenti, piani e programmi; proporre all’Assemblea ed approvare, in via definitiva e previo parere favorevole, il bilancio dell’ente; esercitare le funzioni attribuite dal nuovo Statuto. L’Assemblea dei Sindaci, composta da tutti gli attuali venti sindaci del territorio provinciale, approva il nuovo Statuto ed esercita compiti propositivi, consultivi e di controllo. Il Presidente, i Consiglieri e i componenti l’Assemblea non percepiscono compensi per l’attività svolta in Provincia»