Ho letto con molto interesse giorni fa due interventi facenti riferimento al problema dei dissesti delle strade di Rio Marina che ormai da tempo danneggiano, anche economicamente, il paese. Un intervento ad opera del Segretario del Circolo Pd di Rio Marina e Cavo e l'altro in replica dell'ex Sindaco di Rio Marina Onorevole Francesco Bosi.
Sono rimasto colpito non tanto dagli argomenti purtroppo ormai noti e dibattuti ma dalle parole con cui gli stessi sono stati affrontati.
Qualche volta dovremmo riflettere di piu' sul peso delle parole, assumerci la responsabilità di quello che diciamo e di come lo diciamo.
Non rendendocene conto, le parole hanno oltre che un peso specifico, la straordinaria capacità di “creare” la realtà che non e' sempre e' quella vera , non semplicemente descriverla.
“Be reshit barà elohim” (in principio Dio parlò-creò, in ebraico), “En archè en o Logos” (all’origine di tutto c’è la Parola, in greco): così iniziano l’Antico e il Nuovo Testamento, il libro di Genesi e il Vangelo di Giovanni. L’archè, l’origine, il principio dell’universo, che ci si riconosca oppure no nella grande tradizione giudaico-cristiano, lo si può individuare nella parola, nelle parole, in quei suoni articolati che rendono gli uomini così diversi da tutte le altre creature di questo pianeta.
Thomas Hobbes, geniale filosofo inglese, affermava che anche gli animali sono intelligenti e sanno risolvere problemi ma non hanno le parole per comunicare, per relazionarsi con gli altri uomini e con il mondo, per pianificare strategie comuni, per trasmettere conoscenze, per compiere azioni.
Come sappiamo per i greci il pensiero e la parola sono la stessa cosa, sono il Logos, la logica, così diversa dal puro istinto. Per i cristiani la Parola arriva ad identificarsi con Dio stesso, Dio pensa, parla, agisce, contemporaneamente.
E le nostre parole? Quelle che usiamo tutti i giorni, quanto valgono? Quanto pesano?
Nessuno di noi è Dio, come afferma il filosofo torinese G.Vattimo, ""eppure le parole ci appartengono, in tanti modi ,sono spesso strumento per colpire, provocano reazioni (se hanno senso), ne basta una, ce ne vogliono tante, svelano l’anima, risuonano e riempiono lo spazio delle nostre esistenze, vanno scelte con cura, a volte vanno taciute, esse ci rappresentano, a volte danzano liberamente e autonomamente, prendono forma, diventano emozioni oppure le generano, ci consentono di comunicarle, si trasformano in rassicuranti abitudini, possono essere vere o false, prosaiche o liriche, perdersi nella banalità o assumere un peso incommensurabile, sono scatole da aprire o mondi da esplorare, sono vuote senza passione. Le parole ti possiedono, ciò che dici, come lo dici, quello che sei.""
Dicevamo dell'intervento del Segretario del Circolo del Pd di Rio Marina e Cavo che tra le varie cose relative al gravissimo e pericoloso fenomeno delle voragini sulle strade locali afferma"" ... Di pari passo, però, è indispensabile definire e trovare risorse per lo studio necessario a comprendere e definire le vere cause di un evento ripreso nel 2008, e purtroppo sottovalutato dall'allora sindaco di Rio Marina, il quale non produsse nessun atto verso le autorità regionali e nazionali. ""
Il peso di queste parole e' tutto nella loro esplicitazione: per tradurre nella sostanza un Sindaco, cioe' un Pubblico Ufficiale, il Responsabile della Protezione Civile nel Comune, l'Autorita' di Pubblica Sicurezza ove non vi siano nel Comune i Carabinieri, non sarebbe intervenuto con atti efficaci e fattivi verso le Autorita' Regionali e Nazionali per arginare, circoscrivere o risolvere il problema della sicurezza della strada oggetto del contendere con evidente trascuratezza dei rischi per la pubblica incolumità'. Una imperdonabile negligenza.
Se questo fosse stato vero non capisco perché' il Sindaco di allora, Francesco Bosi non sia stato inquisito o messo sotto inchiesta per un evidente gravissimo atto di omissione di atti di ufficio.
Forse le cose non sono andate proprio in questo modo anche perché' leggendo la successiva replica dell'Onorevole Bosi si scopre che attivita' ne erano state fatte ed anche molte.
Spiace leggere ancora una volta, e lo dico da semplice cittadino interessato per le sorti di un paese che amo , che di fronte al problema serio e concreto si cerchi sempre e comunque di sollevare sterile polemica politica che nulla risolve ne sistema , ma solo rallenta e danneggia.
In alcuni casi il silenzio vale piu' che mille parole!
Marco Contini