Caro Giovanni,
come vedi anch’io mi sono presa del tempo per parlarti con una lettera aperta, ma dopo aver letto la tua ultima al Sindaco di Portoferraio ho sentito il bisogno di scriverti non solo a nome mio, ma a nome di tutti quelli che in questi giorni mi hanno espresso, nella varie sedi e nelle varie forme, profonda stima e solidarietà nei tuoi confronti.
Inutile dirti che ho tanto condiviso il tuo contributo tecnico, politico e culturale quanto ritenuto inaccettabile l’articolo del Sindaco Ferrari completamente privo di contenuti e invece colmo di offese irripetibili verso la tua persona.
Se oggi ti scrivo è per ringraziarti della lezione di eleganza e profonda saggezza che stai offrendo a noi tutti cittadini portoferraiesi e a tutti quei neopolitici che si rifanno soltanto a sgradevoli battute locali piuttosto che a proficui dibattiti istituzionali.
In preda alla passione che benché se ne dica ne hai ancora tanta e da vendere (anzi da regalare), avresti tranquillamente potuto rispondere a caldo con altrettanti toni accesi e spiacevoli, ma la tua cultura e competenza ha prevalso su tutto il resto offrendo a noi una lettura ponderata e consapevole di come dovrebbe essere un Sindaco, un Sindaco disponibile all’ascolto, un Sindaco di tutti che – come dici te – “non può assolutamente insultare i suoi concittadini, anche quelli che non lo hanno votato sul piano personale e professionale. Questo poteva accadere (anzi accadeva spesso) durante il triste ventennio fascista quando a livello locale c’erano i podestà; ma non può accadere oggi”.
Come te, Giovanni, credo nella libertà di espressione e manifestazione, credo fermamente nella democrazia e nel sistema di governo in cui la sovranità è esercitata, direttamente o indirettamente, dall'insieme dei cittadini.
Su questi valori, manifesterò sempre il mio pensiero politico, tecnico e istituzionale consapevole che la mia pasione (di cui, mesi fa, fui piacevolmente battezzata da Sergio Rossi) è la passione sana e concreta di una minoranza meritevole di ascolto e tutela.
Ringraziandoti ancora per tutti i contributi che ci vorrai ancora donare (e spero che saranno tanti), ti saluto con profondo affetto e stima non solo mia ma anche di tutti coloro che seguono il mio lavoro con altrettanto affetto e stima.
E come si dice dalle nostre parti “ce ne fossero!”.
Alessia Del Torto