Non siamo mai stati degli estimatori della politica urbanistica delle giunte guidate da Peria, che abbiamo anzi criticato pure ferocemente e continueremo probabilmente a criticare, in quanto ancora troppo legata ad una vecchia concezione "sviluppistica", ma al sindaco di Portoferraio va dato atto di avere, almeno in un caso, fatto una scelta di governo del territorio saggia ed oculata: l'aver prima sospeso e poi annullato tra il 2004 e l'inizio del 2005 (tra le vibrate proteste della destra) il pasticciato quanto permissivo Regolamento Urbanistico "a larghissime maglie" confezionato dalla precedente compagine di governo di Portoferraio.
Diversi furono i ricorsi al TAR avverso quelle deliberazioni presentati da chi vedeva sfumare con la riscrittura delle norme la possibilità di compiere cementificazioni su cui già contava. Tra questi quello di maggior rilievo quello presentato dal Consorzio Etruria che aveva in animo di costruire un sostanzioso numero di nuovi alloggi in località Albereto.
A porre una pietra tombale sulla vertenza è giunta la sentenza del Tribunale Amministrativo Regionale n. 1197 del 13 Giugno 2012 pubblicata il 2 Luglio che (richiamando anche un altro suo pronunciamento sulla stessa questione risaltente a qualche anno fa) ha riconosciuto la correttezza dell'agire della Amministrazione Peria che, riscontrate nello strumento urbanistico approvato appena un anno prima diverse incongruenze ed illegittimità, in luogo di procedere (come chiedevano alcuni interessati e la minoranza) ad annullare solo parti dello strumento, optò per fare "tabula rasa", e scelse di commissionare la stesura di un nuovo Regolamento Urbanistico. Per il TAR le motivazioni all'epoca addotte dal Comune per il totale annullamento dello strumento urbanistico erano fondate.
La partita dopo sette anni e mezzo si è definitivamente chiusa.
sr (nella foto d'archivio: Consiglio Comunale Novembre 2004)