Prendo spunto da un intervento dell'amico Renzo Sanguinetti su un Forum dedicato al Comune di Rio Marina, nato recentemente con l'intento di sondare l'umore dei cittadini Riesi alla sperabile, io dico auspicabile, possibilità' di arrivare ad una Fusione dei due Comuni di Rio Marina e di Rio Elba.
Rispondendo ad un membro del Gruppo (con passate esperienze politiche) che criticava pesantemente l'entrata in campo (nel Forum) dei Partiti Politici, arrivando a denigrarne pesantemente l'operato, l'amico Renzo sollevava giustamente il pericoloso spettro della Antipolitica.
Lo dico da non Politico: la Politica è ancora molto importante. Cerchiamo di non fare di tutta l'erba un fascio e definiamone i confini.
Oggi la forma di Governo più diffusa è la democrazia: due terzi dei Paesi del mondo sono retti da governi democratici. Pero' è sempre più emergente nei cittadini un atteggiamento di forte insoddisfazione ed astio nei confronti della politica così da arrivare addirittura a chiedersi se davvero la politica sia ancora importante e necessaria e se ci possa ancora essere spazio e disponibilità per un impegno civile che abbia come obiettivo il benessere della popolazione e dei cittadini.
Cosa potrebbe, visto quello che sempre più' emerge da noti fatti di cronaca, indicare possibili strade per ritrovare una rinnovata passione per la Cosa Pubblica?
Tutti noi oggi avvertiamo una distanza della politica dalla nostra quotidianità, dai nostri interessi, da ciò che possiamo ritenere importante ed utile. Proprio per questo esistono sempre più' pericolose derive di Antipolitica che ci portano a considerare la stessa come appannaggio di un ristretto gruppo di professionisti da cui non ci sentiamo più rappresentati.
Questa è la antipolitica, la Spinta di chiudere con la partecipazione, di non credere più che ci siano strade percorribili per far sentire la propria voce e rendere possibile la cooperazione.
Sembrerà paradossale ma molti studi sociologici recenti hanno permesso di determinare che "i problemi verso la Politica non nascono, come si sarebbe portati a credere, dalla corruzione della classe politica, né da un distacco dagli ideali democratici. Responsabili della disillusione attuale sono piuttosto certe ‘patologie’ caratteristiche della nostra società: anzitutto il prevalere dell’individualismo e del consumismo, che portano a cercare benefici personali e non collettivi; poi un atteggiamento di forte cinismo, che genera una sfiducia totale nelle parole dei politici; infine una rinnovata fortuna del populismo, che rende incapaci di vedere la complessità della politica."
Cosa fare dunque per ritrovare la sana Politica e combattere la pericolosa Antipolitica?
Quello di cui abbiamo bisogno è una politica ‘amatoriale’, più' un fai da te, che si contrapponga all’attuale schiera di professionisti che hanno generato molti danni. Occorre che i cittadini si trasformino in ‘dilettanti competenti’, capaci di civismo e volontariato, disposti ad accogliere con realismo le sfide della convivenza civile.
C'è' quindi bisogno di partecipazione attiva e volitiva della gente che si attua anche con esperienze sane come il Forum citato all'inizio che pero' deve essere partecipato . Solo così si combatte la Antipolitica e si potrà ritrovare il germe di una sana Politica .
Come sempre bisogna partecipare, ognuno con quello che può. Il chiudersi non farà altro che dare forza a quella serie di soggetti così detti "professionisti della politica" che ci hanno portato a quello che abbiamo tutti i giorni sotto gli occhi e che ha generato lo sconforto e la ribellione verso la attuale classe politica.
Marco Contini