Gentile Direttore,
a suo tempo, da solo, contro la posizione del Consiglio Comunale di cui ho fatto parte, ho votato no all'istituzione della tassa di sbarco, ritenendo fuori dal mondo chiedere soldi agli ospiti che decidono di trascorrere le proprie vacanze all'Elba e a coloro che mettono piede sull'Isola, solo per lavoro, allo scopo, con i proventi, di rendere più accogliente il nostro territorio o per promuovere l'immagine dell'Elba sia in Italia che oltralpe.
Logico che siano indispensabili entrambe le cose oltre ad altre che non sto qui ad elencare, per ridare vigore all'Scoglio, ma a mio modesto avviso, come ho più volte fatto presente, la cosa mi pare ampiamente al di fuori dell'art.16 della Costituzione.
Non si può pensare, anche se si presenta la tassa di sbarco come una tassa"di scopo", che chi viene all'Elba debba pagare anche il Suo abbellimento.
A questo ci dobbiamo pensare da soli senza chiedere spudoratamente dinero a chi già spenniamo con tutto il resto!!!!!
Ho già letto le tue considerazioni sul tema ma sull'art.16 non hai detto nulla.
Che ne pensi?
Nel ringraziari per l'attenzione, ti porgo
i migliori Auguri per un Felice Natale ed un prospero 2015.
Alessandro Dini
Caro Dini non so quanto il mio personale parere sulla questione possa interessare la platea dei lettori ma visto che cortesemente me lo chiedi lo esprimo.
Diciamo che anche io nutrivo dei dubbi sulla opportunità di gravare ulteriormente delle tariffe di trasporto che (grazie alla meravigliosa gestione della "privatizzazione Toremar" risoltasi nella creazione di un monopolio) hanno superato oltre che i confini della esosità, quelli della realtà.
Cio premesso non essendo un costituzionalista né un tuttologo (specie ahinoi in decisa crescita nella comunità elbana) circa la violazione dell'Articolo 16, non mi pronuncio in maniera decisa anche se, riconosco che almeno l'ipotesi del conflitto col dettato costituzionale ha ragione di essere posta in discussione.
Intanto ad uso di chi non è uso leggerla, la Carta della nostra democrazia, riporto il predetto disposto qui di seguito:
Articolo 16 - Ogni cittadino può circolare e soggiornare liberamente in qualsiasi parte del territorio nazionale, salvo le limitazioni che la legge stabilisce in via generale per motivi di sanità o di sicurezza. Nessuna restrizione può essere determinata da ragioni politiche(...).
Ma poiché mi considero un pragmatico, prendendo atto che la tassa c'è e che verosimilmente resterà, approdando al "che farne" mi schiero decisamente con "Catarella" (dietro i cui giochi in siciliano maccheronico c'è una mente raffinata e colta) che in pratica ed in sintesi fa il seguente ragionamento:
Se l'utilizzo deve essere quello della promozione dell'immagine dell'isola meglio impiegare l'80% di quelle risorse per rendere l'elba più visitabile, più accogliente e gentile ed il resto per far conoscerne con la promozione l'immagine migliorata.
Ricambiando gli auguri
Sergio Rossi