Devo una breve risposta all'assessore alla cultura nonché vicesindaco, Roberto Marini in merito al suo intervento sui lavori che in questi giorni partiranno alla Porta a Mare.
Nella mia lettera non parlavo di non utilizzare edifici e monumenti storici anche a fini pubblici o commerciali cosa sulla quale sono assolutamente d'accordo. Il vicesindaco ha abilmente spostato l'attenzione su una questione che trova un giusto e naturale consenso popolare: una maggiore fruizione dei beni storici. Ha naturalmente sorvolato sul tema da me esposto, questi lavori prevedono interventi che violano in maniera irreparabile il monumento.
La scala che secondo il vicesindaco finirebbe in un ripostiglio (in realtà trattasi della saletta dietro la reception che ospita il quadro elettrico ed è predisposta per gli impianti di videosorveglianza) sarà possibile solo intervenendo sulla terrazza, rompendo la pavimentazione del '500 e creando un vano (che oggi non esiste) per installare la scala di emergenza a servizio del bar.
Per dovere di cronaca la nostra amministrazione non ha rilasciato alcuna autorizzazione ai lavori e non esiste alcuna delibera al riguardo. Esiste invece una lettera a firma dell'allora dirigente Mauro Parigi inviata all'insaputa della giunta a pochi giorni dalle elezioni. Un abile atto di equilibrismo politico che nel caso di una nostra riconferma non avrebbe avuto alcun seguito ma che in caso di vittoria da parte della lista Ferrari sarebbe stata un utile assist per atti successivi, atti che sono arrivati puntuali anzi con grande tempestività con la delibera N° del. E se i lavori non sono partiti subito è stato solo per una fastidiosa mozione presentata dall'opposizione.
Ho rivolto una appello a tutti coloro che dovrebbero tutelare la conservazione e la valorizzazione dei beni storici ed architettonici, mi auguro che non sia troppo tardi.
Antonella Giuzio
Consigliere comunale Portoferraio